‘Lost in Africa’, di Vibeke Muasya (Danimarca, 2010), e’ il film vincitore dell’ottava edizione del premio ‘Amnesty Giffoni Film Festival’, il riconoscimento che la Sezione Italiana di Amnesty International conferisce al lungometraggio che ha meglio affrontato e rappresentato il tema dei diritti umani.
Quest’anno la vittoria e’ stata determinata da una giuria speciale, composta da cinque ragazzi di una classe Amnesty Kids della scuola secondaria di I grado Maria Rosaria Gorga Pica di Sant’Arsenio (SA), che ha motivato la scelta ‘per le emozioni suscitate, perche’ anche l’amicizia e’ un diritto umano, per ricordarci, attraverso la storia dei protagonisti, come i diritti umani non siano rispettati in tutto il mondo, per sollecitarci a diventare noi per primi strumenti attraverso i quali sconfiggere l’ingiustizia sociale impegnandoci quotidianamente anche nella nostra scuola, perche’ unendoci il nostro ‘no’ alla violenza e alla poverta’ diventa un messaggio piu’ forte’.
Quest’anno la vittoria e’ stata determinata da una giuria speciale, composta da cinque ragazzi di una classe Amnesty Kids della scuola secondaria di I grado Maria Rosaria Gorga Pica di Sant’Arsenio (SA), che ha motivato la scelta ‘per le emozioni suscitate, perche’ anche l’amicizia e’ un diritto umano, per ricordarci, attraverso la storia dei protagonisti, come i diritti umani non siano rispettati in tutto il mondo, per sollecitarci a diventare noi per primi strumenti attraverso i quali sconfiggere l’ingiustizia sociale impegnandoci quotidianamente anche nella nostra scuola, perche’ unendoci il nostro ‘no’ alla violenza e alla poverta’ diventa un messaggio piu’ forte’.
Per il secondo anno la Sezione Italiana di Amnesty International ha consegnato il premio ‘Amnesty Corto Giffoni Film Festival’, in quest’edizione conferito a ‘Hai in mano il tuo futuro’ di Enrico Maria Artale (Italia, 2011) ‘per la sagace ironia che permea l’opera intera a partire dal titolo e per la divertente amarezza con la quale si racconta quanto una societa’ oppressiva e dispotica possa arrivare a spingersi pur di mantenere il controllo sui propri cittadini, fino a disumanizzarli prosciugandone letteralmente la dignita’’.
Per celebrare i 50 anni dalla fondazione di Amnesty International, l’associazione ha poi consegnato il premio ‘Amnesty Speciale 50°’ al cortometraggio ‘R’ di Julie Rembauville e Nicolas Bianco-Levrin, (Francia, 2011) ‘per la semplicita’ raffinata del messaggio attraverso il quale traspare come la diversita’, oggetto di emarginazione, maltrattamenti e punizioni, possa diventare arricchimento e nutrimento culturale e sociale e per la delicatezza di un linguaggio cinematografico universale che non conosce confini, rivolgendosi indistintamente a spettatori piccoli e grandi, di qualsiasi parte del mondo’.
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