Dizionario del tessuto: i termini
Se per fare un albero ci vuole un seme…per fare un abito ci vuole un tessuto, per fare un tessuto serve un filo. Il mondo dei filati così come quelli dei tessuti è davvero affascinante quanto anche molto complesso. Prescindendo dagli aspetti prettamente specifici un vero appassionato di moda non può ignorare alcune termini. Andiamo ad esaminare quelli più comuni che sarà davvero utile conoscere.
Dizionario del tessuto: i termini
Accoppiato: due tessuti uniti tramite incollatura o cucitura, da usare rispettivamente come diritto e come rovescio di un capo.
Armatura: lo schema che comanda il telaio e determina il modo di intrecciarsi dei fili di ordito con quelli della trama, una armatura definisce che tipo di tessuto si otterrà da quella tessitura. Le armature fondamentali sono 4: tela; saia; bataia da 4; levantina.
Calandratura: pressatura delle stoffe mediante rulli metallici pesanti che emettono contemporaneamente umidità e calore per dare maggiore lucentezza e uniformità al tessuto.
Cardato: tessuto che si ottiene da filati proveniente da “velli” meno pregiati. Dopo la pulitura le fibre vengono spazzolate. La massa che ne risulta è troppo eterogenea per ricavare titoli di buona qualità. Il prodotto presenta un aspetto pelurioso, voluminoso, caldo e viene impiegato per la confezione di capi di abbigliamento pesanti come cappotti, giacconi, giacche spezzate.
Cimatura: operazione di finissaggio che consente di regolarizzare l’altezza del pelo ed egualizzare la superficie di un tessuto, dopo l’operazione di follatura o garzatura (v.), consistente nel rasare una stoffa, un tessuto, un velluto. E’ un’operazione di taglio,con la quale il pelo residuo sulla superficie del tessuto viene rasato o reso di lunghezza uniforme.
Cimossa: bordi laterali dei tessuti resi più resistenti dà una lavorazione più fitta per far sì che la stoffa non sfilacci nel senso della lunghezza. Spesso sulla cimossa viene eseguita una stampigliatura che riporta la marca del fabbricante o la composizione del tessuto: in questo caso si dice “cimossa parlante”.
Decatissaggio: consiste nel togliere l’appretto che in tessitura è stato applicato alle stoffe di lana, cotone o lino. Il decatissaggio ha la funzione di rendere soffici e morbidi i tessuti di lana, di fissarne la brillantezza, di conferire loro la proprietà di non restringersi quando accidentalmente si bagnano e di assestarli in modo che non subiscano ritiri durante la confezione e l’uso. Si applica il decatissaggio anche ai tessuti di cotone e lino per fissarne definitivamente le dimensioni (larghezza e lunghezza).
Devorè: sistema di stampa per tessuti ottenuto per corrosione con speciali agenti chimici che sciolgono le fibre che costituiscono il ricamo, lasciando in evidenza il fondo di sostegno secondo il disegno prestabilito.
Double Face: tessuto con diritto e rovescio di aspetto diverso, ma ugualmente utilizzabili come diritto del capo da realizzare. Solitamente in lana cardata molto morbida, viene utilizzato per cappotti.
Fiammato: difetto tecnico sul filato costituito da un ingrossamento irregolare della superficie. Creando volutamente questi ingrossamenti a intervalli programmati si ottiene un filato fantasia per la maglieria e per tessuti, come lo shantung.
Finissaggio: insieme di operazioni intese a conferire determinate caratteristiche a un tessuto, ossia a renderlo morbido al tatto, resistente, idrorepellente, antipiega. A tale scopo si effettuano trattamenti meccanici, fisici e chimici, dei quali i più importanti sono l’appretto, la calandratura, la cimatura, il decatissaggio, la follatura, la garzatura, l’impermeabilizzazione, la mercerizzazione, il sanforissaggio.)
Follatura: operazione di rifinitura che provoca l’infeltrimento di tessuti e maglie di lana al fine di renderli più spessi, compatti e resistenti. Ha la funzione di rendere più spesso un tessuto di lana feltrandolo in superficie, e di conferirgli nello stesso tempo, morbidezza al tatto. Dopo la follatura i tessuti vengono generalmente sottoposti anche a una leggera garzatura, che produce una peluria più o meno accentuata, la quale aumenta la loro proprietà termoisolante. Si sottopongono a follatura i tessuti di lana cardata (drappi di tutti i tipi), le coperte e alcuni tessuti di lana pettinata.
Garzatura: operazione di finissaggio (rifinitura), consistente nel sollevare il pelo superficiale del tessuto o del filato, per renderlo morbido al tatto; viene effettuata con la garzatrice. Si sottopongono a garzatura stoffe di lana, tessuti di cotone, la flanella, e alcuni tessuti a maglia.
Mano: si indica la sensazione tattile che si riceve toccando tessuti, filati o maglie. Si può quindi parlare di “mano” morbida, soffice, secca, dura, rigida, dolce, gonfia, voluminosa, scattante, ruvida, molle, sostenuta.
Melange: insieme di filati di diverso colore le cui fibre sono state mescolate prima della filatura per dare un effetto fuso e sfumato.
Mercerizzato: tessuto o filato di cotone sottoposto al trattamento di mercerizzazione (con soda caustica) per cui diventa più lucente e resistente.
Moulinè: è l’effetto colore screziato che si ottiene adoperando fili di ordito molto ritorti di almeno due capi in colori contrastanti ed una trama in tinta unita.
Ordito: sono i fili impiegati verticalmente e determinano la lunghezza e l’ossatura del tessuto. Si adoperano filati più robusti, più ritorti e migliori delle trame, detti anche “i fili”.
Peso: espresso in grammi di un metro quadrato o di un metro lineare rapportato alle varie altezze. Per quelli di lana il peso di solito è rapportato a un metro lineare di tessuto dell’altezza di cm.140 e varia da 230gr. nelle stoffe per abiti estivi, a 800 gr. nelle stoffe per abiti invernali.
Pettinato: tessuto che rispetto al cardato si ottiene da filati proveniente da velli migliori. Le fibre, dopo a pulitura, vengono pettinate con pettini meccanici selezionando solo quelle lunghe, allineandole in modo omogeneo, formando il cosiddetto Top. Questo darà modo di effettuare una ritorcitura maggiore ed ottenere titoli fini e molto fini. I tessuti pettinato sono caratterizzati da una superficie sempre liscia, compatta e lucida.
Ratinatura: operazione di finitura destinata ai tessuti invernali pesanti per cappotti che dopo essere stati garzati per estrarre una abbondante peluria, vengono strofinati fino ad ottenere piccoli fiocchi e nodi, oppure effetti ondulati nelle diverse direzioni. Un tessuto ratinato è il casentino.
Sanforissaggio: procedimento di finissaggio praticato quasi esclusivamente sui tessuti di cotone per renderli irrestringibili e per fissarne stabilmente le dimensioni.
Smerigliatura: una serie di spazzole metalliche azionate meccanicamente fanno sollevare le fibre del tessuto, per ottenere un effetto simile alla pelle scamosciata. E’ un procedimento utilizzato ad esempio per il fustagno.
Titolo: operazione che determina il titolo di un filo o di un filato. Non essendo possibile misurare direttamente la sezione di una fibra perché facilmente deformabile e il più delle volte non circolare, si ricorre al titolo, cioè al rapporto (peso/lunghezza) per caratterizzarne la finezza.
Trama: sono i fili impiegati orizzontalmente e sono inseriti tra i fili di ordito tramite la “navetta” e, attraverso i due capi del telaio, determinano l’altezza del tessuto.
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