Venerdì 19 ottobre, nella straordinaria cornice di Palazzo Isimbardi in corso Monforte a Milano, è stata inaugurata la mostra fotografica di Agnès Spaak dal titolo “Le rêve dans un rêve”, curata da Stefania Morici e Federico Poletti e nata grazie alla collaborazione con l’Assessorato Moda Eventi Expo della Provincia di Milano.
Fino al 26 ottobre si possono vedere 22 fotografie dell’artista, raccolte insieme per la prima volta: alcune sono inedite e sono state realizzate per l’occasione.
Agnès Spaak ha respirato fin da piccola il mondo intellettuale e artistico della Parigi creativa degli anni ’60. In seguito si è trasferita in Italia dove ha lavorato come attrice: tra un set e l’altro, ha scoperto la sua passione per la fotografia e ha poi deciso di dedicarsi completamente ad essa.
Ha collaborato come inviato speciale di grandi case di produzione e ha realizzato ritratti fotografici di tanti attori famosi, tra i quali Claudia Cardinale, Marcella Mastroianni, Ugo Tognazzi. Nel 1975 si è stabilita a Milano dove ha approfondito la sua ricerca fotografica nel mondo della moda. Ha lavorato come redattrice e fotografa per quello che è oggi il gruppo Hearst e dal 1999 è diventata libera professionista collaborando con le più grandi case editrici: Rizzoli, Mondadori, Condé Nast. Oggi si dedica principalmente alla pubblicità.
Questa prima personale milanese dedicata al suo lavoro ha come intento quello di mostrare come i confini espressivi della fotografia possano essere spinti oltre la definizione di un genere o di una categoria estetica, verso una ricerca sperimentale. Il critico Gian Paolo Serino ha scritto che “Agnes Spaak ha inventato un nuovo genere narrativo: il “neon –realismo”. Le sue fotografie sono scatti di luce attraverso l’obiettivo di una realtà intermittente che tutti noi viviamo, ma che pochi comprendiamo davvero di vivere. Una realtà istantanea, dove tutto sembra destinato a scomparire”.
Il titolo della mostra parla di un sogno nel sogno ed in tale senso sono significative le parole dei due curatori. Stefania Morici dice che “le fotografie di Agnès Spaak sono scatti di nostalgia, di storie passate, di sogni, di visioni future”. E Federico Poletti aggiunge che è “una ricerca tra memoria, sogno e nuove tecnologie”, nonché che si tratta di “un’illuminazione immaginifica che riesce a trasportarci dentro la memoria e al centro dei nostri sogni più profondi e inattesi”. Anche Vittorio Sgarbi ha scritto di lei: “Agnès non è interessata alla realtà che si vede, ma a quella che non si vede, alle ombre, alla memoria che rende nitide le cose lontane e trasforma quelle vicine a sua immagine”.
All’interno della sua mostra, Agnès Spaak ospita una serie di fotografie realizzate da Darko Labor, fotografo che debutta per la prima volta in Italia: la sua ricerca documentaristica si concentra sulle persone che incontra per le strade di Zagabria e di altre città croate e italiane. Classe 1975, dapprima Labor è diventato molto popolare su Instagram, dopodiché è passato alla fotografia in digitale, rigorosamente in bianco e nero. Tra i suoi soggetti preferiti ci sono le persone anziane, soprattutto signore, che lui chiama “le mie rose” e che fotografa nei dettagli dei loro volti segnati dal tempo. In questo modo Labor diventa un poeta dell’immagine.
La serata inaugurale è stata animata dalla presenza di molti personaggi noti, tra i quali Elena Santarelli e Bernardo Corradi, Martina Colombari, Ilaria D’Amico, Silvana Giacobini e Cristiano Malgioglio.
Vi invitiamo a godere della bellezza e della poesia di questa mostra interessante il cui ingresso è peraltro gratuito. Ribadiamo che resta aperta fino al 26 ottobre e vi lasciamo con una frase che ci ha colpito, scritta da Arthur Schopenhauer, presa dal catalogo della mostra: “La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro. Leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare”. Buon sogno.
Ringraziamo Alessandra Praudi, Federico Poletti e Stefania Morici.
di E. Pirre’