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E’ arrivata a Empoli al Circolo Arti Figurative per la mostra ‘Arte & Arti’, tra figurini e allievi della scuola ‘Polimoda’, ha raccontato del suo grande amore per la moda indossata tra l’altro da lei egregiamente tempo fa, sino a diventar stilista di gran successo. Bellissima, bionda, con bei tacchi, si è presentata in grigio regale, con un bel ‘tondo’ di rifinitura al cappottino per renderlo più sofisticato, nonché qualche bijoux rosa perlato per armonizzare il tutto (ombretto compreso).

E’ lei, Regina Schereker, figura di successo altamente professionale, che non ha bisogno di molte presentazioni.

Davanti al folto pubblico, ha poi raccontato d’amare tutta la Toscana, la bella Firenze e di gradire particolarmente quella bella piazza empolese, Piazza Farinata degli Uberti, ‘cuore’ della cittadina, per la sua luminosità, per la bella ‘Collegiata’ da lei visitata, per la ‘storia’ che conserva e il famoso convegno tra guelfi e ghibellini, passo citato anche dall’Alighieri.

Prosegue. “Amo molto la pittura, la grafica, mia madre lo era, ed anche i collage. Provengo da una famiglia di musicisti e scultori e quindi…l’arte, il gusto del bello è innato. In virtù di questo creo fashion, disegno oggetti per la casa, uomo, donna, bambino e altro ancora. Tra le mie tante passioni c’è il Giappone, paese sconfinato che non mi stanco mai di visitare, si, mi ha proprio contaminata: essendo Presidente dell’associazione culturale “Kioto – Firenze” sono contenta di sapere che verrà riaperto il ‘nostro’ giardino giapponese il prossimo maggio. Quanto alle donne nipponiche…prima era vietato loro uscire, non andavano nemmeno al ristorante, adesso…qualcosa è cambiato. Finalmente.”

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L’ascoltano tutti con molto interesse notando la bellezza quasi ‘sfacciata’ e lo stile che emana anche tramite quella vocina dolce e delicata che avvolge come un foulard setato. Avendo girato il mondo in largo e lungo, ha avuto occasione di conoscere molte, ma veramente molte persone ‘di grido’ e importanti. “Ricordo Andy Wharol, figura d’una genialità pazzesca, così ricco d’umorismo e sarcasmo…da far invidia ad una lama di coltello.” Wharol, per Regina, crèò appositamente quella tela, dove la Schereker appare tridimensionale; essenzialità fatta di labbra rosse e caschetto biondo: ta ta ta ta ta e via!

Si alza una voce: signora, cos’è la moda?

Lo specchio della realtà!”

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La parola passa poi a Patrick De Muynch quale capo Dipartimento Design Polimoda. E’ un uomo elegante asciutto, dai modi molto signorili:” Con orgoglio dico che la scuola in cui opero, è capace d’accogliere più di 500 studenti provenienti da ogni parte del mondo: da noi non viene fatta solamente ricerca di stile, bensì anche la ricerca dell’emozione per sognare creando moda, contemporaneamente. Ed è bello – prosegue – lavorare a Firenze, a Villa Favard, complesso magnifico, che ci rende internazionali per competenza e buona applicazione, seppur in momenti di alta crisi. C’è da tener conto inoltre che la memoria, il Rinascimento, fanno e continuano a far da maestri…dallo ‘schizzo’ vien fuori tutto, maestre sono state le ‘botteghe’ di cinquecento anni fa’, qual scrigni di artigianato puro.”

La mostra si concluderà sabato 31 marzo .

Empoli, Carla Cavicchini

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