“Pampulu pimpulu parimpampù”.
Lo so che la ricordate anche voi! Mi rivolgo alla generazione anni 70/80. Queste erano le magiche parole pronunciate da Yu per trasformarsi nella incantevole Creamy. Ho scelto proprio lei come inizio della mia nuova rubrica sulla moda attraverso la TV. Io ero un fan sfegatato di questa piccola ragazzina da capelli dall’improbabile tintura color turchese/azzurro.
Senza ombra di dubbio Creamy è una icona gay. Lei è come la Carrà, Mina, Patty Pravo, Bertè ecc.
Ma facciamo un po di storia di questo manga giapponese. L’Incantevole Creamy è stata trasmessa in Italia nel 1985 su Italia Uno, quando ad allietarci c’erano quelli di Bim Bum Bam, con il cane parlante color rosa Uan (poi ci chiedono come mai siamo così strani).
Il genere è quello dei maho shojo, cioè storie aventi come protagoniste ragazze molto giovani in grado di usare la magia. Tratto dal fumetto di Yuko Kitagawa e Kazunori Ito, il titolo originale è “Maho no Tenshi Creamy Mami” si compone di oltre ai 52 episodi e vanta anche 2 film cinematografici che concludono le vicende di Creamy. Il primo è intitolato “L’incantevole Creamy: il ritorno di Creamy” del 1985, il secondo “L’incantevole Creamy: il lungo addio” sempre del 1985. La storia vede questa giovane ragazzina di 10 anni, Yu Morisawa, innamorata del suo amico d’infanzia Toshio Otomo, che naturalmente come nella vita reale non se la fil nùin nessun modo, anche non si comprende se ci fa o è proprio.
Un bel giorno dalla finestra vede nel cielo un’arca di cristallo e decide di seguirla. Giunge nell’ippodromo della città e qui incontra Pino Pino, padrone dell’arca ed abitante del pianeta Stella Piumata. Pino Pino spiega a Yu che grazie a Lei l’astronove è riuscita a ritornare a casa e per ringraziarla le dona dei poteri magici della durata di un anno. Questo potere le da la possibilità di trasformarsi, con l’utilizzo di una bacchetta ed una formula magica (Pampulu pimpulu parimpampù), in una ragazza più grande; ovvero in Creamy. Come supervisori Pino Pino lascia a Yu due gattini parlanti, Posi e Nega, l’ultimo davvero un pessimista e nome diverso non avrebbero potuto trovargli.
Per caso Creamy incontra Jingle Pentagramma, presidente della Parthenon Production, che le da la possibilità di farsi conoscere come cantante divenendo subito l’idolo indiscusso.Yu deve pertanto districarsi tra i problemi tipici di una adolescente e quelli di una famosissima cantante, e l’amore che prova per Toshio che invece è attratto dalla splendida Creamy. Ma Toshio un giorno vede Yu trasformarsi e tac…perde i poteri.
Come si direbbe cornuta e mazziata, non solo non la ama ma le fa perdere anche la bacchetta magica! Io l’avrei ucciso. Grazie all’intervento di Posi e Nega, i due gattini, Pino Pino da un’altra possibilità a Yu consegnandole una nuova bacchetta magica a forma di cuore, a patto però che la parte di memoria del suo amico venga cancellata. Significativo è il concerto finale, quando Pino Pino ritorna a riprendersi i poteri e Toshio comincia a ricordare. Mentre Creamy conclude, sotto una pioggia incessante e il suo pianto, le luci si spengono, tutto finisce e la dolcissima Creamy sparisce. Una tristezza indicibile, che solo che ha visto quella puntata può comprendere. Quante lacrime, finita l’era della piccola Yu!
Oggi che sono un po piu’ adulto a riguardare quel cartone mi rendo conto di quanto fosse davvero spregiudicata e osè la nostra Creamy. Ma vi ricordate che vestitini indossava? Lasciando ogni commento sui colori, che ricordano i vestiti della Carrà anni 80’, le sue mise erano un mix tra Moschino, Renato Balestra e Dimensione Danza. Body, ricci, maniche a sbuffo, calzamaglie, fiocchi e fiocchettini in tutte le salse, scaldamuscoli, minigonne striminzite (a Firenze le definirebbero giro passera) ed un capello colore lilla violaceo.
Ma non era solo Yu e Creamy ad essere vestite in modo osceno. Vi ricordate i genitori? Naturalmente a comandare in casa era la mamma Candida che gestiva col marito la creperia “Creamy crêpe”; giovanile, romantica ma spesso irascibile, in piena fase pre menopausa, dai capelli senza un taglio ed una piega. Il padre Filippo un po un tontolone ma buono, gioviale, con taglio capelli sul davanti come quello della moglie (sarà stata lei a volere i ricci frontali a forma di cuore) sottomesso come Jan Claude con Madre.
Toshio, l’innamorato di Yu, giocava a fare il figo. In effetti era il ragazzo piu’ decente del cast, eccezione anche per lui per i capelli. Indossava perennemente, una sorta di abbigliamento 4 stagioni, una canotta vogatore su una tshirt, caspiterina una cosa terribile a ripensarci! Secondo me Toshio era bsx o forse un gay ancora inconsapevole, quella
canotta non mi convince, per non parlare delle sopracciglia ad ali di gabbiano! A me faceva tanta simpatia Midori, lo ricordate? L’amico che tutte le donne vorrebbero, ma che nessuna corteggerebbe. Poverino, tanto romantico, e come tutti i romanticoni di questo mondo paga le conseguenze di essere buono: devi stare da solo per sempre! Poi per la sua età la sua stazza ed i ricci del capello che formavano due corna da ariete non aiutavano molto il nostro dolce amico.
Dite quel che volete ma io adoravo lei, la cattiva. Duenote Ayase, la collega-antagonista di Creamy innamorata da sempre del suo produttore Jengle, ma poco corrisposta, riuscirà a impalmarlo solo 3 anni dopo la serie tv. L’unica ad avere un taglio umano, una frangetta proprio anni 80’. Non posso non ricordare per ultimo il capro espiatorio di nome
Kikodoro, quello che tutti noi vorremmo nei momenti di ira, quello su cui riversare la nostra rabbia. Lui era il manager di Creamy e Duenote costantemente sottoposto alle ire di Jengle. Un vero pasticcione quanto simpatico con il suo papillon rosso su abito blu ( cosa ci incastra non si sa però è divertente). Kikodoro rappresenta il classico esempio di chi inizia a perdere i capelli sul davanti e se li fa allungare ai lati e sul dietro.
Ma di Creamy rimangono ad imperitura memoria le canzoni. Le cantava la Cristina d’Avena, dopo tanti anni io ricordo ancora i testi, incredibile a ripensarci. Come non si può pensare che cartoni come Creamy non abbiamo in qualche modo influito sui nostri gusti, dalla moda alle abitudini giornaliere. Ne sono fermamente convinto, per questo motivo continuerò ad indagare in questo mondo televisivo, che era davvero divertente e che un po mi manca!
Vi lascio con alcuni testi delle mitiche canzoni della nostra Incantevole Creamy.
Dimmi che mi ami teneramente: sigla di apertura nonché tema dell’intera serie tv. È anche la prima canzone con cui Creamy Mami debutta.
”Nel mondo spesso non c’è chi sorriderà
La vita quindi è così per chi non ha
L’amore grande che ci dà… gran felicità
Ma solo chi lo cercherà, lo troverà.
Spesso sai, chi li cerca non sa che c’è
Un grande amore intorno a sè
E non lo vede, ahimè.
Io lo so che l’amore per me è già qua
Ma forse lui non sa
Che è me che amerà
Che amerà, che amerà, che amerà…”
Nonchalance Love: seconda sigla di chiusura della serie Tv. Viene proposta anche nell’ultimo concerto.
“Sai, c’è chi non sà che nel cielo dal gran manto blu
Ci sono stelle che già brillano
Da mille anni ancora splendono in alto lassù.
Io forse un giorno salir saprò su di una stella
E poi sognando le cose belle, starò lassù!
Maghi Merlini, lì troverò
Con tocchi magici.. faranno ciò che io vorrò!
Che bei sogni, che bei sogni
Realizzerò da lassù…
Ma che bei sogni, che bei sogni
Relizzerò da lassù!”
Rossetto delicato
“Sento il mio cuore che batte e forse lui impazzirà
Molto forte galoppa e lo fa perchè tu sei qua
Ed ogni volta che vieni il mio cuore forte batterà
E lo fa perchè sa quel che provo:
Amore, sei per me… sì per me!
Sei dolce e buono tu con me
Carino, bello ed ancor di più
Con te lo so io proverei… felicità.
Sì c’è lo so, nel tuo cuore
Solo amor per me
Che mi porterà da te, lo sento…
Sì c’è lo so, nel tuo cuore
Solo amor per me
Che mi porterà da te, lo sento!”
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