Quo vadis? Appuntamento tra design e glamour, proprio prima delle feste natalizie, per il party organizzato in occasione della riapertura dell’antico Albergo Centrale di Lamezia Terme. La struttura è stata sottoposta ad un attento restyling durato diversi anni, 7 per essere precisi, per realizzare un albergo completamente eco-compatibile, costruito per aderire agli standard di sostenibilità di ClimaHotel. Non è un caso che ad accogliere gli ospiti all’ingresso dell’hotel troneggi la scritta “Think sustainable“, qui gli standard elevati riducono al minimo il fabbisogno energetico e prevedono l’utilizzo di risorse rinnovabili, il riciclo delle acque e di tutti i materiali.
Del passato rimane solo l’esterno. Era il 1920 quando Raffaele Cerminara, bisnonno degli attuali proprietari Bruno e Barbara Bertucci, edificò questa struttura sul sito dove sorgeva l’antica chiesa di San Giovanni della Coltura. Nel corso dei lavori di restauro è stato rinvenuto un capitello che è stato preservato e mantenuto a vista. L’hotel ha funzionato fino alla fine degli anni ’70 per poi passare in fitto al comune che lo trasformò, per più di vent’anni, nel Comando dei vigili urbani. Negli anni seguenti l’edificio è stato abbandonato fino alla volontà di dargli nuova linfa.
Ma ritorniamo all’importante opera di ristrutturazione dell’Albergo Centrale che conta 11 stanze, 8 matrimoniali e 3 suite. L’argilla è la protagonista indiscussa del restauro, un materiale che mantiene la giusta temperatura della struttura.
Inoltre le camere sono dotate di radianti nei pavimenti, nelle pareti e nei soffitti che preservano dallo sviluppo di muffa, polvere o funghi. Il tetto è stato realizzato in legno, l’involucro interno edilizio in fibra di legno permette di mantenere il calore interno in inverno e una temperatura più fresca d’estate. Gli arredi delle camere sono stati affidati all’azienda Lago. La reception conserva, alle spalle, l’antico portone di legno.
Il tempo è stato clemente pertanto nel cortile esterno è stata allestita una postazione per i fritti, mentre finger food a vassoio hanno deliziato i tantissimi ospiti intervenuti.
Il tutto annaffiato da un ottimo spumante Ferdinando 1938 delle Cantine Statti e musica live. E se questo non bastasse vernissage al pian terreno a cura di Caterina Cuda, gallerista ed esperta d’arte moderna.
Tra le signore si sono viste Mariantonietta Tomaino, la stilista Elena Vera Stella, Emanuela Folino, Raffaella Sonni, Maria Elena Calfa, Francesca Graziano presidente regionale della Susan G. Komen, Barbara Borelli, Mara Varia, Mariaflora Munizza, Eleonora Anzani Ciliberti.