“La bellezza é la virtù che meglio appaga i sensi e l’anima. La bellezza della natura, dei luoghi, dei monumenti e delle persone, la considero uno dei piaceri della vita”.
Una grande passione per il vino e un amore infinito per la propria terra: vi presento Alessandro Carletti.
Ho avuto il piacere di conoscerlo in occasione di un evento organizzato insieme ad altri amici a Palermo. Persona di grande generosità, animo sensibile, sempre sorridente, infonde una grande serenità.
Discende da una nobile famiglia di Orvieto di proprietari terrieri; il bisnonno Publio Alessandro Carletti sposò Antonietta Micara, sorella del cardinale Clemente Micara, Vicario di Sua Santità Pio XII, Giovanni XXIII e Paolo VI. Nel 700′ si annovera un altro illustre cardinale, Ludovico Micara sepolto a Roma nella chiesa dei Cappuccini a Piazza Barberini.
Alessandro ha compiuto i suoi studi nel collegio dei Salesiani di Villa Sora a Frascati conseguendo poi la Laurea in Conservazione dei Beni Culturali all’Università degli Studi della Tuscia a Viterbo.
“Da bambino mi sarebbe tanto piaciuto fare il veterinario, poi, con l’adolescenza, ho scoperto la passione per l’arte e l’antiquariato forse ereditata dai miei avi”.
Questa suo innato amore per il campo dell’arte antica lo ha portato a frequentare dei corsi di approfondimento sul mobile antico organizzati da Sotheby’s a Roma, “prediligo i mobili romani del ‘ 600 e ‘ 700 e i mobili toscani del periodo Impero”.
Stessa passione la impiega per la produzione dei suoi vini all’interno della azienda di famiglia Casale Marchese. Si occupa della parte commerciale, del rapporto con i clienti italiani ed esteri, e in parte dell’amministrazione. Il fratello Ferdinando, agronomo, lo coadiuva occupandosi della conduzione dei vigneti e degli oliveti.
La Casale Marchese é una delle aziende storiche e rappresentative di Frascati sia per dimensione, infatti ha un’estensione di circa 60 ettari, sia per qualità dei vini, quest’anno il Frascati Superiore 2010 é stato premiato con Diploma di Gran Menzione al Concorso Enologico Internazionale al Vinitaly di Verona.
“La mia e’ un’impresa familiare dove il concetto di famiglia e’ esteso anche a chi collabora con noi per creare una squadra che si adoperi affinchè il cliente finale abbia dei vini d’eccellenza”.
Il Casale Marchese poggia su due antiche cisterne romane, citato in una Bolla di Bonifacio VIII del 12 maggio 1301 come parte del feudo della famiglia Annibaldi. In seguito il Casale è divenuto dimora del marchese Emilio de’ Cavalieri (1550-1602), da cui il nome ancora oggi sulle mappe Casale del Marchese.
La sua giornata pertanto si svolge prettamente al’interno dell’azienda, e con molta soddisfazione si offre da cicerone per gruppi di visitatori stranieri che giungono per degustare i vini prodotti nonché per ammirare la cura impiegata nel restauro e mantenimento del casale, del sec. XVII, che domina l’azienda.
“Devo dire che amo il posto in cui vivo perchè e’ tranquillo e, allo stesso tempo, molto vicino a Roma. Se dovessi cambiare paese andrei a vivere in uno Château nella zona di Bordeaux”.
Anche se il questo lavoro lo impegna molto non tralascia quelli che sono i suoi passatempi preferiti: il teatro, la musica ed al cinema, ma soprattutto il collezionismo “adoro collezionare porcellane europee del XVIII secolo, miniature su avorio e su rame del VIII / XIX secolo, tabacchiere e flaconi da profumo del XIX secolo”.
Alla mia domanda sui progetti futuri Alessandro non poteva non rispondermi in modo diverso e cioè “creare vini sempre migliori ed apprezzati in tutto il mondo cosa che la nostra azienda sta facendo con tenacia e dedizione“.
Noi ne siamo convinti.
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