Averna il Rituale e Don Salvatore.
Averna è uno degli amari più conosciuti in Italia, e non solo, con una storia affascinante quanto antica. L’occasione di ripercorrerne le origini mi è stata offerta con un invito davvero particolare “Averna e Don Salvatore ti invitano a scoprire il loro speciale Rituale“. Appuntamento a Milano presso il noto ristorante “13Giugno Goldoni” di Saverio Dolcimascolo.
E’ una serata fredda, quasi invernale. Il locale è illuminato da una luce soffusa, accogliente e di grande atmosfera…tutto parla “Averna”.
Dopo le presentazioni mi sposto nella prima sala dove si trovano gli altri ospiti, un pianoforte, fotografie d’epoca alle pareti, vasi colorati in ceramica di Caltagirone. Qui viene servito l’aperitivo a base di panelle, arancini e crocchette di patate. Un vero tripudio di Sicilia. Si perchè se Averna il Rituale è protagonista della serata lo è anche questa regione.
La ricetta dell’amaro fu creata dai monaci Benedettini dell’Abbazia di Santo Spirito a Caltanissetta. Rimase segreta fino a quanto nel 1868 Frà Girolamo la regalò a Salvatore Averna, un mercante di tessuti, in segno di gratitudine per il suo impegno all’interno della comunità. Salvatore inizia a produrlo nel casale di famiglia a Xiboli, dove ancora oggi vengono selezionate e conservate le erbe usate nella ricetta. Gli unici ingredienti conosciuti sono gli oli essenziali di agrumi (arancia e limone) e di melograno. Si succedono poi il figlio Francesco, che nel 1912 riesce ad ottenere il sigillo reale di casa Savoia, Anna, che traina l’azienda durante il difficile periodo della guerra. Gli anni ’50 sono quelli del boom economico ed è tutto un crescendo fino agli iconici spot di Averna come quello che recitava “il gusto pieno della vita“. Dopo oltre 100 anni di proprietà familiare il Gruppo Averna nel 2014 viene acquistato dal Gruppo Campari.
Sempre nella stessa sala viene servita la cena placeè. I tavoli hanno i nomi di: Salvia, Rosmarino e Ghiaccio. Al via la convivialità e le prelibate degustazioni. Per iniziare: caponata di melanzane, cous cous di verdure, insalata di polpo e patate. I piatti sono accompagnati dalla musica live di un valente pianista.
Si continua con i primi: la tipica pasta trapanese le busiate condite con un ragù di tonno e tortiglioni con pesce spada. Secondo di spigola alla siciliana con pomodorini capperi ed olive.
Immancabili i gustosi cannoli per passare ad una cassata gelato. Uno schermo proietta le immagini della campagna pubblicitaria Averna, ambientata a Cefalù, con Don Salvatore interpretato dall’attore Andy Garcia.
Arriva in finale la degustazione dell’Amaro Averna che si può gustare con ghiaccio, liscio, o in alternativa vi suggerisco il Rituale. Per metterci alla prova per scoprire “gli ingredienti” del Rituale un simpatico giochino. Ci viene fornita una cassettina di legno ed un sacchettino con circa 12 chiavi.
Ognuna di queste è associata ad un ingrediente. Il gioco consiste nel capire quali fra queste chiavi, ed in che ordine, vanno inserite per aprire la cassettina. Facile sceglierle…è la ricetta del Rituale: ghiaccio; rosmarino; salvia. Si apre la cassetta e dentro trovo il bicchiere Womb, dalle line arrotondate, creato appositamente per esaltare la degustazione.
Averna il Rituale prevede di versare una piccola quantità di amaro nel Womb, c’è una tacca che segna la quantità, si aggiunge poi il ghiaccio che serve a raffreddare il bicchiere. Qualche foglia di salvia e rosmarino e vai con la miscelazione che si ottiene ruotando il Womb. Ecco il giusto modo per assaporare il gusto pieno di Averna.
La serata continua con un improvvisato Karaoke ed una performance musicale di Saverio Dolcimascolo, che si esibisce con “Guarda che luna” Fred Buscaglione style con tanto di giacca doppio petto gessato.