Niente è meglio della gioia di potersi esprimere liberamente. Quella preziosa mentalità che non si cura di ciò che gli altri pensano. Invece, ci si diverte semplicemente facendo ciò che si ama, occupandosi più dello scambio creativo con gli altri mentre ci si “sporca le mani”.
In una città in cui si è circondati da tanta preziosità, rappresentata da abiti eleganti espressione di un buon gusto “burro e salvia”, o da contrasti aggressivi di gonne ultracorte e profonde scollature, desideravamo prendere posizione in modo diverso e ritagliarci un po’ di più il nostro angolino fashion ingenuo, personale e leggermente bizzarro, lasciando ampio spazio alla spontaneità.
Una visita ai nostri amici di Spazio Meta ci ha dato l’ispirazione – un grande deposito milanese, pieno di capi usati per l’esposizione in vetrina e set di vecchie sfilate. Vedere un battiscopa rosso o un pezzo di legno curvo ha messo in moto la mente – l’immediato piacere di una forma strana o una superficie tecnica luminosa e colorata.
Abbiamo iniziato a mescolare quelle impressioni con enormi dipinti ad olio, realizzati nel nostro studio. Poi, abbiamo unito anche schizzi floreali creati con folti pennelli.
L’intero team ha anche cercato negli album fotografici dei loro cellulari e ha scelto le immagini preferite di superfici e texture, abbinandole a qualche foto analogica sovraesposta per errore.
Un grande pezzo di cartone bianco è stato trattato nel corso di più giorni con litri di pittura ad acquarello colorata, creando una bella texture materica, che si è evoluta via via ogni volta che un altro strato di pittura fresca veniva versato sopra quelli già asciutti. Questa volta, la nostra passione per le righe si è manifestata spruzzando pittura su un nastro adesivo che poi è stato rimosso, lasciando una nitida riga bianca.
La cosa più importante è che tutti questi astuti esercizi hanno finito per essere perfettamente stampati su un elegante popeline di cotone e su un fluttuante crepe di viscosa, trasformandosi in motivi ricercati e chic.
In questa piccola collezione mirata, la sensazione colorata ed energica incontra una purezza infantile, miscelando stampe naïve e sperimentazioni tessili con sfoghi romantici, luccicanti paillettes e abbigliamento tecnico minimalista. Abiti, camicie e gonne lineari e facili da indossare con tagli e volumi diversi, alcuni pieni e ariosi, altri più vivaci, sono realizzati in seta, popeline di cotone stampato, sangallo di cotone e luminoso jersey di viscosa. E, ormai un’abitudine, alcune stoffe della collezione sono nostre rimanenze di deposito, questa volta sovratinte e manipolate.
Un’ode all’importanza di sognare il più a lungo possibile come bambini, cercando di continuare a giocare senza diventare troppo seri, di dare nuovi significati alle cose vecchie e trasformare gli oggetti meno preziosi in qualcosa di bello. La collezione è stata fotografata da ICTM e Francesco Saverio Costanzo a Spazio Meta, in un dialogo con lo spazio e gli elementi in esso present
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