Firenze 30 settembre
negli splendidi saloni dell’hotel Villa Cora presentato il programma della XXVII edizione della Biennale Internazionale dell’antiquariato di Firenze. Tavola rotonda che ha visto come relatori: Domenico Lapiccirella, Bona Frescobaldi, Giovanni Pratesi, Fabrizio Guidi Bruscoli e l’intervento della giornalista e senatrice Diana De Feo. Nel corso del dibattito è stata messa in evidenza la rigida selezione e l’esame a cui sono state sottoposte le opere prima di poter essere accolte in mostra. E’ stato ricordato l’importante lavoro e contributo dei Carabinieri del Comando per la tutela del Patrimonio Artistico .
Ma facciamo un po di numeri per comprendere l’importanza della mostra: presenti 90 antiquari, 74 italiani e 14 stranieri; risultano esposte 2578 opere: dipinti 898, sculture 476, mobili 211, disegni 123, arazzi e tappeti 39, stampe 79, oggetti d’arte 296, porcellane 173, maioliche 134, argenti 40, gioielli 90.
Il premio per miglior dipinto, esposto alla mostra, è stato assegnato all’opera di Dirck Hendricksx detto Teodoro D’Errico “Predica di San Domenico”, predella acquisita sul mercato inglese e che fa parte della pala conservata al Museo di Capodimonte, di cui si auspica l’acquisizione da parte dello Stato.
La Biennale sostiene “Corri la vita” l’associazione per lo studio e prevenzione del tumore al seno. Il 6 ottobre a palazzo Capponi alle ore 16 sarà assegnato il premio “Lorenzo d’oro” a Piero Angela, mentre alle ore 17 saranno premiati la scultura e dipinto piu’ belli. Alle ore 18, sempre a palazzo Capponi, la conferenza di presentazione della convenzione tra l’Opificio delle Pietre Dure e Art Defender S.P.A., prima rete italiana d’impianti creata a difesa e conservazione dell’arte e dei beni di pregio. Inoltre per la prima volta il Comitato Sostenitore premierà anche lo stand più bello dell’edizione 2011.
All’interno di palazzo Corsini saranno ospitati alcuni gioielli che saranno dispersi in un’asta di beneficenza che si terrà il 22 ottobre al Museo della Specola, l’intero ricavato sarà devoluto a favore della Fondazione FioGen Onlus (www.fiorgen.net) nata per finanziare la ricerca per la diagnosi precoce di malattie degenerative e genetiche.
La mostra, ospitata nelle splendide sale di palazzo Corsini sul lungarno, resterà aperta dal 1 al 9 ottobre, dalle 10:30 alle 20:30.
Ricordiamo anche la mostra a palazzo Medici Riccardi “Collezionisti e antiquari a Firenze tra Ottocento e Novecento” dove si segnala l’opera di Tullio Lombardo “Busto di Cristo”, donata dagli eredi di Carlo De Carlo al Museo Nazionale del Bargello.
Matteo Renzi (Sindaco di Firenze): “La mostra Internazionale dell’antiquariato ci ricorda come la città sia ancora viva nelle sue tradizioni e come, attraverso il continuo rinnovarsi di queste, si proietti a pieno titolo nel futuro”.
Cristina Acidini (Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico per il Polo Museale di Firenze e dell’Opificio Pietre Dure) : “…Un momento altissimo per confermare la consapevolezza d’esser tutti partecipi-nel pubblico come nel privato-della conoscenza e della salvaguardia di opere e di oggetti d’arte, processi indispensabili per un’autentica e condivisa tutela della nostra memoria”.
Vasco Galgani (Presidente Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Firenze): “C’è un lavoro costante ed intenso dietro l’offerta di un bene di antiquariato: l’individuazione dell’origine, la legittimità del possesso, l’autenticità, il restauro accurato e non invasivo fanno parte di un progetto a tutto tondo che l’antiquario mette al servizio della sua clientela”.
Nicola Spinosa (Storico dell’arte): “…il merito di una mostra di antiquariato come quella di Firenze è stato quello di aver fatto scoprire gli oggetti di arredo, di decorazione, quelli che noi genericamente e molto confusamente definiamo le arti minori, che poi minori non sono”.
Mina Gregori (Storica dell’arte): “…è giusto che la Biennale dell’Antiquariato sia a Firenze. Dobbiamo riconoscere a questa città il primato e il merito di averla inventata”.
Michela Gremigni (Presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze) : “La Biennale è una sorta di isola felice. Vorremmo che fosse semplicemente lo specchio della città restituita la suo decoro”.
Antonio Paolucci (Direttore dei Musei Vaticani): “Una caratteristica che rende particolarmente apprezzabile la Biennale Fiorentina dell’Antiquariato è il fatto che le opere che vengono esposte nei vari padiglioni sono esportabili….Firenze è davvero la città degli storici dell’arte, la città dei restauratori, ma è anche in modo assai evidente la città del grande antiquariato”.
http://glieventidelmarchese.blogspot.com/
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