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Ci risiamo sta arrivando il Natale.

Annosa e noiosa questione di ogni anno: cosa regalare?

Poi quest’anno che i fondi per i regali natalizi sono certamente inferiori a precedenti versioni il problema si ingigantisce in maniera abnorme. Se muniti di una certa accortezza sono certo che con una piccola spesa riusciremo a cavarcela anche questa volta.

Punto primo. Esistono regali e pensieri.

I regali solitamente li riservo ai miei cari, cioè genitori, fratelli e sorelle, eventuali nipoti, dolce metà (per quei pochi che godono ancora di questa felice situazione sentimentale).

I pensieri spettano ai parenti, compresi cognate/i suocera/o ( ma solitamente si ignorano tranne il caso in cui occorra ricambiare), agli amici, a persone che ti hanno fatto un favore, ai vicini di casa gentili ( per me questo punto non si pone, neanche ci salutiamo) ai negozianti o artigiani di fiducia ( quest’ultima razza da salvaguardare e tenere sempre cari).

Per la prima categoria decidiamo di riservare il 70% del fondo cassa regali di Natale, gli altri dovranno accontentarsi del 30%.

Armati di tempo e buona volontà possiamo andare alla ricerca di un bel regalo. Perché ho scritto tempo? Non per le code da fare nei negozi, ma perché per fare acquisti in maniera intelligente e per risparmiare esistono altri posti diversi dalla scontata e classica boutique, quella rimane l’ultima chance.

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Durante il periodo natalizio le città brulicano di mercatini e vendite di beneficenza, quest’ultime sono le mie preferite. Fare un acquisto e contemporaneamente donare per una giusta causa rende il regalo più bello di quello che può essere nella realtà.

In queste vendite avrete la possibilità di acquistare capi ed accessori firmati a prezzi davvero vantaggiosi perché si tratta di merce nuova, ancora impacchettata, donata dalle case di moda. Ad esempio in uno ho acquistato dei maglioni in cashmere ad euro 50,00, un foulard di Emilio Pucci ad euro 40,00, un borsa di Bulgari ad euro 100,00. Regali preziosi ma ad un basso costo, stupirete i Vostri cari avendo speso una somma adeguata.

Il discorso per i mercatini è diverso. Il risparmio c’è sempre ma ricordatevi che si tratta di merce che è stata acquistata da un privato che poi la mette in vendita, quindi è normale che debba guadagnarci qualcosa. Si può però trovare di tutto, soprattutto oggetti artigianali. Evitate le cose definite “simpatiche” non servono a nulla!

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Inflazionate le tazze da tisana, i brucia incensi, le candele. Sono gli oggetti che subiscono la fine del riciclo, passano da casa in casa senza mai essere utilizzati, sono i novelli orfani del Natale che non troveranno mai una famiglia disposta ad offrire loro alloggio. Vengono conservati nel cassetto riciclo, addirittura con la stessa confezione, pronti ad essere rivogati a qualche altro malcapitato.

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Alla larga dai negozi 99 cent, meglio non regalare niente piuttostochè fare una figura meschina. Pensate che non si noti che sia un regalo da un euro? Vi sbagliate, il marchio 1 euro resta stampigliato per sempre su quel prodotto, puzza da 1 euro!

Da evitare anche tutta una serie di negozi che vendono oggetti che alcuni definiscono “curiosità”. Trovi le cose piu’ kitsch prodotte dall’essere umano, anzi ti chiedi quale mente malata sia riuscita a partorire quella idea. Spazzolini con i piedini, occhiali a forma di cuore, borse termiche leopardate, accendini a forma di water. Ma la cosa che mi ha destabilizzato è “l’allena pisello”. Mi pongo questa domanda: se li avranno creati vuol dire che ci sarà qualche mente perversa che li acquisterà come gadget diverte e per far ridere. Orrore su orrore. Non fa ridere proprio nessuno e non è possibile neanche reciclarlo perché rischi di essere linciato e di creare nuovi nemici intorno a te.

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Anche i prodotti alimentari sono una bella risorsa. Chi non gradirebbe un bel prosciutto crudo, un salame felino. I cesti natalizi sono emozionanti! Quando scarti il cellophan, con cui sono avvolti, emette uno strano gemito, come se ti parlasse. E la paglia di plastica cela i misteri da svelare, cosa ci sarà? Anche questi sono regali costosi, quindi occorre orientarsi su delicatessen meno impegnative. Esiste una varietà di sali da cucina inimmaginabile! Anche il riso è molto gettonato, ma come si fa a regalare un sacchettino da 2 kg? Non mi sembra tanto carino, sembra quasi voglia dire: ecco ora puoi cucinarmi un buon risotto!

Graditissimi sempre gli accessori moda, orientiamoci su foulard, portafogli, borse, guanti, sciarpe, pashmine, ma mai cinture perché c’è sempre il rischio di sbagliare misura. Stessa regola vale per l’abbigliamento tranne per capi basic come può essere un maglioncino di cashmere. Un bel giro per i negozi del vintage non può mancare.

Vietati i profumi, sono personalissimi, tranne il caso in cui conosciamo già quello utilizzato ( anche se potrebbe darsi il caso che il malcapitato abbia deciso finalmente di acquistare un nuovo profumo ma si vede ancora una volta la sua solita e classica essenza).

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Quando proprio non si sa cosa regale direi che un cd musicale o un libro sono sempre regali ben accetti. Ricordate però di non scrivere mai dediche sul libro, potrebbe essere già posseduto o potrebbe non piacere, quindi lasciamo la possibilità di cambiarlo.

Un regalo d’arte è una di quelle cose che non si può non apprezzare, l’offerta è varia, litografie, stampe antiche, cornici, portafoto, piccoli oggetti da collezionismo, una varietà infinita. Basta solo avere un po di buongusto.

Piccola accortezza. Quando siamo consapevoli che il nostro regalo è un po miserrimo non accompagniamolo con la frase: “è solo un pensierino”. In quel momento abbia fatto capire al nostro interlocutore che non vale la pena neanche di scartarlo perché dentro c’è qualcosa di veramente brutto. Per correttezza lo scarterà sempre davanti a Noi ma lo farà piano piano, ma non per gustarsi il momento della sorpresa, ma per non sciupare la confezione in modo da poter riciclare il tutto compresa la carta regalo.

Gli outlet sono posti che io generalmente non amo, perché si trova quasi sempre abbigliamento dai modelli e colori più difficili da indossare. Se sono finiti là un perché ci sarà non trovate? In ogni caso un giretto si può anche fare.

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Posti da frequentare sono i famigerati conto vendita. Sono negozi che solitamente si trovano nelle immediate periferie cittadine per il fatto di essere molto grandi. Li davvero capita di poter trovare di tutto, dall’oggettistica, all’abbigliamento, al mobile. A Bologna ho reperito un cassettone Luigi XVI di area parmense, con degli intarsi di una finezza da capogiro. Anche questi luoghi sono quasi sempre frequentati da soggetti che “fanno parte dell’arredamento”, nel senso che sono li fissi, li trovi sempre, a qualsiasi ora o giorno tu vai loro ci sono. Stanno li ad attendere che qualche cliente porti qualcosa per accaparrarselo loro. Puzzano dello stesso odore di stantio che si crea in questi posti a causa della mescolanza di oggetti, oguno proveniente da una casa diversa e di per se carico dell’odore di quella casa che viene a mescolarsi con quella delle altre. Vi lascio immaginare!

Infine vi supplico non regalate statuine di babbo natale, renne, befane ed addobbi casalinghi. A cosa servono? Questi proprio non li sopporto.

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Mi auguro questi miei piccoli consigli vi possano essere d’aiuto. Avrei tante altre idee da suggerirvi ma mi dilungherei oltre il dovuto, ricordate però solo questo che non servono tanti soldi per fare un bel regalo, occorre sempre una cosa: il buongusto.

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