Gli accessori creati da Chiara Zanetti sono realizzati a mano in pelle. Tagli al laser, intrecci, inserti, sovrapposizioni e contaminazioni trasformano magicamente un bracciale, una collana o un paio di orecchini in pezzi unici.
“La pelle è un materiale vivo, che respira e che ogni volta reagisce in maniera differente. Bisogna quindi saperla capire e ascoltare” dice Chiara Zanetti, che ha iniziato a realizzare questi insoliti accessori alcuni anni fa, al culmine di un percorso di ricerca partito dalle calzature e dall’abbigliamento.
Materiale versatile anche se non semplice da lavorare, la pelle viene trattata, trasformata, interpretata, tinta e resa seduttiva seguendo l’intuito e traendo ispirazione dall’arte, dall’architettura, dal design, ma anche dalla natura come per la linea Zucca, oltre che dagli stili di vita metropolitani che dettano le nuove tendenze.
Messaggi che forniscono molteplici chiavi di lettura: gli alti bracciali-polsiere potrebbero essere percepiti come accessori da biker dall’anima punk o rock, oppure come reinterpretazioni di un look neo-hippie riconducibile agli anni 60-70.
Gli orecchini della linea Filigrana rievocano invece uno stile romantico e gipsy, reso però più grintoso proprio dall’utilizzo della pelle delicatamente traforata e argentata, sovrapposta e definita da piccole borchie.
Virtuosismi tridimensionali che ritroviamo nell’effetto ondulato delle collane e degli orecchini della collezione Liquirizia o nei bracciali Silence, caratterizzati da un sofisticato e complesso effetto a onda fiammato e anticato, mentre è il panneggio a definire il movimento di altri modelli rigidi, proposti in due diverse altezze.
Non mancano poi dettagli floreali ed espliciti riferimenti alla body art come borchie che affiorano da una teoria di tagli obliqui, “tatuaggi” e inserti “sottopelle”. Ogni bracciale è poi rivestito internamente di pelle a concia vegetale per garantire il massimo comfort quando lo si indossa.
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