Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando Chicca Lualdi ha vinto nel 2009 il concorso Fashion Incubator voluto dalla Camera Nazionale della Moda.
Quest’anno la sua sfilata si è svolta nel piacevolissimo quadro del giardino dell’Hotel Sheraton Diana Majestic con la regia musicale curata da Riccardo Slavik, notissimo ed eclettico stylist, fotografo, dj.
Chicca resta fedele al suo stile minimalista ed alla linearità che la contraddistingue: accende il tutto attraverso l’uso del colore ed attraverso una crescente sapienza stilistica che si traduce in tagli, volumi ed applicazioni, nonché nella fusione tra materiali.
I colori della sua collezione primavera – estate 2013 ricordano quelli di un’estate nel nostro sud Italia: c’è il giallo dei limoni, il rosa della bouganville, l’arancio dei tramonti e tutte le sfumature del verde e del mare. I tessuti sono la seta, l’organza, il cady, il lino.
Leggiamo nei capi una grande voglia di sartorialità e di moda intesa come artigianalità, come conoscenza di tempi e tecniche. Quando andiamo a salutare Chicca nel backstage, dopo la sfilata, la troviamo intenta proprio in questo: sta rilasciando un’intervista e sta mostrando l’interno di un abito e gli occhi le si illuminano nell’accarezzare le cuciture e le finiture ben curate. Parla di tempo e di valore.
La donna di Chicca è femminile, delicata ma decisa, mai severa. Come sempre, la volgarità resta lontana – lontana anni luce – dalla sua passerella. Qui le donne non sono oggetti ma soggetti, non sono bambolone fatali da esibire. E la miglior testimonial del tutto è proprio Chicca stessa, sorridente, gentile, concreta, dolce e di ferro al tempo stesso.
Come già avvenuto nelle sue precedenti sfilate, anche stavolta la giovane designer si è affidata per il backstage all’aiuto dei ragazzi della NABA, la Nuova Accademia di Belle Arti, ad ennesima dimostrazione del suo entusiasmo, della sua energia e della sua voglia di creare opportunità e sinergie.
Il front row è stato animato da tante presenze anche famose, Filippa Lagerback, Antonio e Roberta Murr, Carla Gozzi che ci ha salutati in tutta fretta per riuscire ad arrivare in tempo almeno alla seconda sfilata di Chicca – ne sono state fatte due, una per la stampa ed una per i buyer.
di E. Pirre’,
