Enogastronomica a Firenze una tre giorni dedicati al buono, al bello e al ben fatto, da venerdì 13 a domenica 15 maggio. Ideata da Fiamma Folli e sviluppata da Confesercenti Firenze, con il patrocinio di Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze e Comune di Firenze, in collaborazione con Vetrina Toscana e con il contributo di Camera di Commercio di Firenze, Fondazione CR Firenze e Assicoop Toscana, Enogastronomica si chiude con il successo acclarato dei numeri: diciannove eventi sold out, 15 chef tra i più quotati della scena toscana, altrettanti maestri dell’alto artigianato, oltre 1000 partecipanti.
“Enogastronomica si è presentata al pubblico con una nuova formula innovativa – dichiara Claudio Bianchi, Presidente Confesercenti Firenze – una nuova sfida dopo lo stop forzato a causa del Covid 19. Un percorso ambizioso che ha unito le piccole botteghe artigiane, ma anche le medie e grandi aziende, che ancora oggi lavorano sulle storiche fondamenta dell’artigianato toscano, al meglio della cultura enogastronomica toscana. Diciannove esperienze in location magiche e ricche di fascino dove il pubblico ha assistito e partecipato alle fasi della produzione; oltre ad assaggiare le pietanze realizzate da molti degli chef più famosi del panorama toscano, e degustare prodotti locali che rappresentano l’eccellenza delle produzioni gastronomiche del nostro territorio”. Per tre giorni hanno prestato le proprie mani e la propria abilità tra i fornelli: Silvia Baracchi (Ristorante il Falconiere), Oliver Betancourt (Ristorante Cuculia), Christian Borchi (Ristorante Antica Porta di Levante), Giovanni Cerroni (Mimesi), Simone Cipriani (Essenziale), Rocco De Santis (Sant’Elisabetta), Stefano Frassineti (Ristorante Le Tre Rane), Paolo Gori (Trattoria da Burde), Ariel Hagen (Borgo Santo Pietro), Paolo Lavezzini (Il Palagio), Fabrizio Marino (Maggese), Claudio Mengoni (Borgo San Jacopo), Marco Migliorati (Se.Sto on Arno), Riccardo Monco e Alessandro Della Tommasina (Enoteca Pinchiorri), Andrea Perini (Al 588), Maria Probst (Torre a Cona), Stefano Pinciaroli (PS), Filippo Saporito (La Leggenda dei Frati), oltre ad altri protagonisti come il celebre macellaio Dario Cecchini.
A capo della parte food della manifestazione il critico enogastronomico Leonardo Romanelli, che ha convinto gli chef a lasciare momentaneamente le proprie cucine per condurre i giochi in ambienti altamente suggestivi, quali l’Antico Setificio Fiorentino, con i suoi antichi telai in Oltrarno, il laboratorio-museo Bianco Bianchi, dove si pratica ancora l’arte della scagliola, Scarpelli Mosaici, uno dei cinque luoghi al mondo in cui si tramanda la tecnica del commesso fiorentino, Vetrate Polloni, dove nascono vetri artistici esportati in tutto il mondo, l’Istituto Decimo Artigianelli, che ospita il Laboratorio di Arti Orafe e l’Officina del marmo, oltre a un atelier di restauro della carta, fino ad esercizi storici come l’Antica Occhialeria di Lucio Enrico di Nardo, collezionista di occhiali d’epoca, il Bisonte, nato come laboratorio artigianale del cuoio e oggi boutique, dall’antica Legatoria Alberto Cozzi, uno dei primi – e degli ultimi – rilegatori fiorentini in pieno centro storico, al designer di fragranze Atelier Parfumeide. Ma anche realtà aziendali come Memar, cappellificio che opera per le più prestigiose griffes dell’alta moda dove si conservano forme storiche e macchinari di inizio Novecento, Savio Firmino, punto di riferimento per la creazione di arredi artigianali, pezzi unici tra tradizione e tecnologia, Mital, antica fornace nella capitale del cotto, Impruneta. Fuoriporta anche Maninarte, atelier del gioiello che sorge in un’area dell’ex Manifattura Ginori, a Sesto Fiorentino, ND Dolfi, oggi moderna azienda di lavorazione della ceramica a Montelupo Fiorentino, Fontani, coltelleria fondata da una nuova generazione di artigiani in quel che è il centro d’eccellenza per la produzione di lame, Scarperia, e la Scuola Diffusa del Mugello, che spazia tra cucina, tessitura, scultura tessile, incisione e altre arti antiche e innovative.
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