Il blog del Marchese
Diary, Gentleman's Diary

Fashiondiaries #AltaRoma 25 gennaio 2014

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La giornata di oggi si apre con la sfilata, tanto attesa, di Fausto Sarli. Per la primavera estate 2014 in collezione abiti dai tagli geometrici, tinte lievi accostate al nero, accessori dorati e d’argento, intarsi minimalisti ma non mancano gonne amplissime, maniche asimmetriche, toni verde acqua, rosa cipria e blu amaranto con ricami floreali.

Le geometrie, tipiche dello “scultore dell’alta moda” giocano e si rivelano attraverso i contrasti di colore ed un tocco di ironia. Presso la Pinacoteca del Tesoriere, in piazza San Luigi De’ Francesi, inaugurazione della mostra di Hans Feurer | Fashion without a label, a cura di Valentina Ciarallo e Maria Chiara Russo.

Si tratta della prima retrospettiva in Italia dedicata al celebre fotografo svizzero Hans Feurer, icona del mondo della moda, ripercorre le tappe della sua carriera attraverso una selezione di scatti fotografici dalla fine degli anni Sessanta fino agli anni Novanta. Da Iman Bowie a Grace Jones, passando per Pat Cleveland e Stéphanie Seymour, le sue muse ispiratrici sono state tra le donne più belle del mondo. (scriverò un post a parte per questa mostra)

Alle ore 21 sfilata di Jamal Taslaq che per la primavera estate 2014 si ispira alle note musicali ed agli spartiti. Il messaggio che Taslaq vuole trasmettere è dell’armonia tra moda e musica: la musica, come la moda, ha un linguaggio universale in grado di unire le popolazioni di tutto il mondo al di là delle diverse lingue e culture. Tra gli ospiti presenti la mitica Silvana Pampanini.
Per concludere in bellezza, nel vero senso del termine, “La Cura” questo il titolo della collezione di Ludovica Amati, autunno inverno 2014-15, in una location eccezionale: le rovine romane dello stadio di Domiziano.

Una donna colta come le viaggiatrici d’inizio secolo si tinge le mani per comunicare e interagire con le anime degli altri. Indossa abiti lunghi di organze, tessuti leggeri e tulle di seta che, nudi come il ricordo del corpo, ne esaltano il movimento. Cappotti dal taglio maschile si alternano a balze su gonne e camicie romantiche e impalpabili. Le tre attrici italiane Regina Orioli, Anita Kravos e Sveva Alviti interpretano la sua idea di donna in un gioco di tableaux vivant e suggestive scenografie, sottolineato dal canto di due “curatrici”.

FAUSTO SARLI

HANS FEURER

JAMAL TASLAQ

LUDOVICA AMATI

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