Si inizia la mattina con la presentazione della collezione primavera estate 2016 della Maison Gattinoni disegnata da Guillermo Mariotto. Le mannequin si trovano all’interno di un immaginario giardino delle meraviglie, un po’ Versailles, molto disco-garden, tra il ‘700 e gli anni ’70. Indossano jeans leggermente scampanati alla caviglia e ampi pantaloni drappeggiati, t-shirt ricamate in pizzo, gilet e giacche senza maniche. Sono i “figli dei fiori” della nuova generazione.
Mood “rocKocò” un po’ rock e molto rococò. Linee ampie e morbide, linee spezzate e spalle arrotondate, gonne fluenti, intarsi di pizzo, innovativi ricami, paillettes, décolleté e trasparenze.
Il XVIII secolo è stemperato nelle tinte pastello. Abiti destrutturati (le marsine) in chiffon, organza, gazar. Tattoo, pizzi, ricami (cristalli, rafia, filo, ciniglia, madreperla, specchi swarovski, veri e proprio gioielli d’antan), giochi di applicazioni e rimandi, dettagli e plissé, tulle in seta, sofisticati particolari su corpi apparentemente nudi (spalle e braccia), camicie e abiti dipinti, fiori scolpiti a mano.
Nel pomeriggio va in scena la donna primavera estate 2016 di Luigi Borbone che si ispira all’immagine di Tilda Swinton nel film Orlando. Sete, pizzi e Swarowsky si fondono come elementi naturali di una immagine straordinaria.
Le forme a volte liberano il corpo con tagli scivolati e ampiezze morbide, altre lo circondano con grandi gonne che celebrano una immagine più formale e composta.
Si termina la sera con l’atteso show del maestro Renato Balestra che per la primavera estate 2016 di ispira alla dea greca Atena, dea dell’arte e del sapere. Abiti in candido bianco arricchiti da speciali ricami traforati in vernice oro. Le colonne dei templi si identificano nei movimenti dei tessuti plissettati in molte gradazioni.