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Giuliano Fujiwara collezione primavera estate 2013

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Giuliano Fujiwara rappresenta da diverse stagioni uno dei marchi più interessanti che si possano osservare e conferma ancora una volta questa tendenza presentando la collezione uomo primavera – estate 2013, la prima firmata da Sergio Daricello.

Il marchio di prêt-à-porter italo-giapponese ha recentemente nominato alla direzione artistica il designer siciliano che ha preso la guida delle linee uomo e donna. Sergio ha un’esperienza di sette anni come head designer delle linee uomo Versus e Versace Jeans e precedentemente ha maturato esperienze significative presso Dolce & Gabbana ed Etro. Originario di Palermo, si è trasferito a Milano dove si è laureato a pieni voti in fashion design all’Istituto Marangoni e, oltre che stilista, è anche pittore e grafico.

Abbiamo avuto l’opportunità di chiacchierare con Sergio ed abbiamo scoperto un giovane uomo entusiasta, pieno di idee, con una grande passione per il suo lavoro che considera il più bello del mondo.

Ci ha molto colpito il racconto dei suoi trascorsi e l’enorme rispetto che risuona in ogni sua singola parola quando parla di ciò che ha fatto e dei grandi marchi per cui ha lavorato. Ogni persona è il risultato della strada che ha percorso ma questo non è scontato per tutti, quindi fa piacere conoscere qualcuno che ne sia conscio e che non rinneghi nulla di ciò che ha fatto ma che ne sia anzi giustamente orgoglioso. Ed infatti Sergio ha sorriso con calore quando gli abbiamo detto di aver identificato nel suo lavoro tracce delle sue esperienze passate.

La collezione si ispira al personaggio di Sebastian Valmont, interpretato dall’attore Ryan Philippe, protagonista del film “Cruel intentions”. Il film del 1999 è un riadattamento in chiave moderna dell’opera letteraria “ Le relazioni pericolose” dello scrittore francese P.A.F. Chiderlos de Laclos e racconta la storia di un ricco giovanotto che gioca a fare il playboy. L’uomo di Sergio è quindi sicuro di sé, con un’identità forte che si rispecchia in pieno nel suo look, ma è anche un uomo pieno di contrasti. “Una fusione di contemporaneo e classico che unendosi fanno nascere un nuovo equilibrio”: questa è l’intenzione dichiarata, questo è ciò che abbiamo colto ed osservato.

Come sempre avviene nelle presentazioni Fujiwara, anche stavolta la collezione ci viene presentata in un mix di indossato e di capi appesi: nella sede di Corso Colombo, a partire dall’ingresso e fin su per la bella scalinata che si avvolge a spirale, ci sono i modelli che indossano i capi e danno vita, volto e corpo ai nostri Sebastian; in cima c’è la terrazza e qui si trova tutta la collezione a nostra disposizione, mischiata a qualche statua tinta in blu elettrico a riprendere uno dei colori dominanti ed a formare uno still life in verità molto vivo e vivace.

I colori predominanti della collezione sono il nero, il grigio ed appunto il blu elettrico. Per quanto riguarda la maglieria, ci sono pull girocollo, v-neck e cardigan slim-fit. Ampia la scelta per le calzature: osserviamo con attenzione le classiche stringate, i mocassini in pelle spazzolata e le sneakers, anche in versione bicolore. Sia i mocassini che le stringate hanno quasi sempre il guardolo – ovvero la striscia di cuoio cucita come rinforzo tra tomaia e suola – in blu elettrico.

Come già notato in tante collezioni uomo per il prossimo anno, anche qui il bordo dei pantaloni si ferma poco sopra alla caviglia. Bellissimi e grintosi i blouson e le giacche di diversi lunghezze; camicie e t-shirt sono animate da stampe grafiche o da animali feroci; noi adoriamo la camicia bianca, quasi classica ma col tocco di piccole borchie argento ad illuminare il collo.

Altro cavallo di battaglia del marchio sono da sempre gli accessori: c’è un’ampia scelta di borse, dalle boston bag alle shopping, dalle piattine porta iPad alle tracolle.

I bracciali, firmati ancora una volta dal bravissimo Dario Mambretti, sono in pelle, gomma ed argento. Sono poi fortemente presenti le bretelle ed anche cinture con borchie e fibbie in metallo ed infine gli occhiali in acetato, alcuni bicolore e sfumati, con aste in fibra di carbonio ultraleggera. Avviso a tutti gli uomini che acquisteranno gli accessori: questi pezzi hanno un forte appeal anche sul pubblico femminile, quindi attenzione alle razzie nel vostro armadio da parte di amiche, mogli e fidanzate.

Il nostro parere è che Sergio, pur avendo rispettato lo spirito e lo stile Fujiwara, ha comunque portato un’ondata di rinnovamento e ha dato una sua impronta decisa alla collezione.

Fujiwara è fortemente improntato al cambiamento e ad una ricerca continua: per questo pensiamo che sia uno dei marchi più interessanti attualmente sul mercato. L’azienda quest’anno ha fatto diverse scelte importanti oltre alla nomina di Sergio.

Stefano Sacchi è stato nominato Amministratore Delegato della sede italiana a partire da aprile: la maison ha incaricato Stefano – che era già nell’azienda da 10 anni – di salire alla direzione del marchio. Ed inoltre lo scorso 2 maggio è stato aperto un nuovo negozio monomarca nel più importante centro commerciale di Taipei, a Taiwan, il Breeze Center: 770 mq in cui sono ospitate le collezioni uomo, donna, eyewear, accessori ed anche una VIP lounge. Scelte di espansione e risultati possibili grazie ad uno staff affiatato, motivato e ricco di grandi talenti. Non vediamo l’ora di sapere cosa ci riserveranno Sergio ed il suo team per la prossima collezione donna.

Ringraziamo tutto lo staff di Giuliano Fujiwara per l’accoglienza e la disponibilità, con un “grazie” particolare a Sergio Daricello e Stefano Sacchi.

E. Pirre’, Milano, Corso Colombo

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