modelli dei cappelli da uomo
modelli dei cappelli da uomo

I modelli dei cappelli da uomo

Se un tempo, e neanche tanto lontano, portare il cappello era una consuetudine perchè presentarsi a capo scoperto era quasi andare fuori dalla normalità, a partire dagli anni ’70 del sec. XX questo accessorio è caduto nel dimenticatoio. La cappelliera non serve più per viaggiare ma è divenuta un oggetto di arredamento.
Ma da qualche anno si assiste ad una inversione di tendenza: il cappello è di moda. Esiste un capello per ogni testa e per ogni fisico. Impariamo a riconoscere i modelli dei cappelli da uomo in modo da poter trovare quello che meglio si adatta alla nostra figura.

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Bombetta o Bowler
In feltro rigido e bombato, normalmente di colore nero. La bombetta fu il cappello formale maschile per eccellenza raggiungendo la massima popolarità tra il 1890 e il 1920. A Londra era il copricapo tipico degli agenti di Borsa e dei bancari.  Fu progettata nell’atelier del cappellaio Lock’s su commissione di William Coke che ordinò dei cappelli per i propri guardacaccia con la prerogativa che non rimanessero impigliati nei rami degli alberi. Il cappello inizialmente chiamato coke fu modificato nell’attuale bowler dal nome della ditta di Thomas William Bowler. In Francia si chiama chapeau melon, in Germania melone. Negli Usa è chiamato cappello derby dal nome del conte Edward George Derby che lo indossava abitualmente.

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Cilindro
Il cappello più elegante per l’uomo. Rialzato con la parte superiore uniformemente piatta, tesa larga e fascia opaca. La linea del cilindro è generalmente deformata, con la parte centrale più stretta rispetto alle estremità. Oggi si indossa solo con il tight o il frac.

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Fedora
Chiamato anche Snap Brim si caratterizza per avere una tesa larga, dai 7,5 agli 8 cm., e morbida che può essere rivolta verso l’alto verso il basso. Ha una fascia più scura che lo circonda.

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Borsalino
Presenta una cupola a tronco di cono, pizzicottata nella parte anteriore da entrambe le parti. La tesa è di media larghezza di circa 6 cm. e con una consistenza piuttosto rigida.

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Trilby
E’ simile a un borsalino ma ha di solito un bordo più corto e il retro del bordo è più alzato. Si riconosce per il nastro sottile con fiocco sul lato destro. Il trilby marrone insieme ad un abito in tweed fa parte della classica tenuta ippica inglese.

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Lobbia o Homburg
E’ un capello adatto per l’eleganza formale. Presenta l’ala rialzata e la piega centrale simile ad un’ammaccatura. Il suo nome deriva da quello del deputato Cristiano Lobbia che nel 1869 fu aggredito a Firenze. Fu colpito da una botta in testa che infossò il suo cappello. E’ chiamato anche Homburg dal nome della località tedesca Bad Homburg dove veniva realizzato.
Panama
Conosciuto anche come jipijapa, è un tipo di cappello intrecciato a mano con fibre di una palma nana. A legare questo cappello al nome di Panamá fu il fatto che Theodore Roosevelt, presidente degli Stati Uniti, lo indossò durante l’inaugurazione del Canale di Panama nel 1906.

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Paglietta
In paglia, dalla cupola dritta e piatta, dalla falda circolare, rigida e corta. La cupola è circondata da un nastro. Il suo utilizzo veniva spesso associato allo sport del canottaggio, come parte della divisa, da essere chiamato addirittura  cappello alla canottiera. In Francia è noto come canotier o matelot, in Germania butterblume, in Inghilterra boater o strat.  Cappello indispensabile per la tradizionale regata che si tiene nella località inglese di Henley.
Cappello in Tweed
Indicato per cappotti sportivi, Barbour ed i double-face con lato in tweed. Da indossare anche quando la giacca o l’abito sono confezionati dello stesso tessuto.
Berretto
Copricapo sportivo, presenta una linea piatta ed è solitamente in tweed. Viene indossato per lo sport come la pesca, a cavallo o durante le battute di caccia.

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Coppola
Berretto tradizionale siciliano, calabrese e sardo, solitamente in tweed. Il nome coppola è probabilmente un adattamento dell’inglese cap (berretto). Inizialmente in uso presso la nobiltà inglese nel Settecento, la coppola passò in Sicilia e in Calabria nei primi anni del Novecento, indossata da chi guidava un’auto.
Basco
In panno senza falde e visiera. Realizzato solitamente in maglia di lana, oppure in feltro. È usualmente associato all’abbigliamento militare e col tempo apprezzato dagli intellettuali.

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Colbacco
Copricapo prevalentemente militare, ma usato anche dai civili, con rivestimento di pelliccia, a forma di tronco di cilindro o di cono. E’ un cappello esclusivamente invernale associato alla divisa dei soldati sovietici dell’Armata Rossa.