Il blog del Marchese
Diary, Gentleman's Diary

Il matrimonio di Ludo&Max #Amarcord II

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Non siamo nella Rimini onirica di Fellini ma a Polesine Parmense nell’Antica Corte Pallavicina per il matrimonio di Ludovica e Max. Lei napoletana, pronipote dell’ex Presidente Leone ed attuale docente all’Università Bocconi. Lui bolognese dean della Business School dell’università di Bologna e professore di organizzazione aziendale.

Galeotto fu il libro e chi lo scrisse“? Proprio no, perchè passione comune è il gourmet. Dress code: casual wedding. Protagonisti, oltre agli sposi, la fantastica ape car, una vera e propria carrozza dei sogni in chiave felliniana.
Esagero? No gli ingredienti del film Amarcord ci sono tutti. Aperitivo servito in un rigoglioso “orto” con tanto di insalate ed erbe profumate. Entrati nella Corte ad accoglierci le note del “Va Pensiero” eseguito dal coro Verdi di Roncole di Busseto.


Tra tortelli ripieni, polenta, porcellino arrosto e faraona salta fuori la lotteria a premi. Per ogni ospite un bracciale Cruciani associato ad un numero…e via con la riffa che vede Andrea Pezzi mattatore simpatico e divertente che non manca di farci notare le scarpe rosse pendant con la cintura dell’ottimo Gianfranco Vissani (Andrea è la prima cosa che ho visto entrando).


I premi? Non c’è il pavone del Conte di Lovignano che in Amarcord vola nel bel mezzo della battaglia a palle di neve, ma escono fuori oche, galline e maialini da portare comodamente a casa nel bagagliaio della propria macchina o come, i baciati dalla fortuna hanno preferito, lasciar vivere tranquilli in campagna.


Niente saluto notturno al passaggio del transatlantico Rex ma navetta, felliniano pulmino anni ’60 con scritta “Gesù ti ama”, che ci porta davanti alle rive del fiume Po con marinai che ci aiutano a salire sulla nave. Taglio di torta, brindisi sulle acque del fiume sacro ai Padani (grande predominanza di terroni a bordo compreso me), e balli.


Amarcord termina con il pranzo di nozze della Gradisca e con gli sposi che partono…noi invece rientriamo nell’Antica Corte Pallacina dove un tripudio di culatelli e salumi invitano nuovamente alla convivialità ed alla…cena.

Sono certo che Federico Fellini avrebbe approvato questo matrimonio inserendolo in una scena del suo film. Grazie Federico per il sogno che ci hai regalato ed auguri a Ludovica e Max. Chissà se si sono ispirati proprio al film! In ogni caso è stato un bellissimo sogno anche questo.

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