Presentata al Pitti Uomo 102 la collaborazione tra Istituto Modartech, Scuola di Alta formazione di Pontedera, e Zerosettanta Studio, storico marchio della famiglia Landi. Al termine di un progetto didattico che ha coinvolto gli studenti del terzo anno del corso di laurea in Fashion Design, i capi ideati e sviluppati dalle studentesse Erika Guarino e Carlotta Citi sono stati proposti in fiera a buyer italiani e internazionali all’interno della collezione Spring Summer 2023.
Ispirata ai valori e ai sapori della Toscana, la collezione sviluppata da Erika Guarino mira ad avvicinare le forme dei capispalla tradizionali dei Butteri alle proprietà dei capi più tecnici: tessuti hi-tech si accostano a dettagli vintage, imbottiture leggere e sintetiche caratterizzano capi che travalicano le stagioni, per essere indossati in città e in weekend open air. Carlotta Citi si ispira invece al film The Family Man, esplorando la possibilità di far convivere il vecchio e il nuovo, selezionando capi da guardaroba formale rinfrescandoli con forme, materiali e texture casual e più giovanili, per creare una collezione sportswear maschile e metropolitana, composta da capi versatili dall’anima urban, con attenzione ai dettagli che diventano identificativi: contrasti estetici, tattili, visivi dati dalla ricercatezza dei materiali e dall’originale mix di stampe.
Nella collezione SS 2023 di Zerosettanta Studio entreranno tre capi disegnati da ciascuna studentessa. “La nostra azienda – dichiara Marco Landi – si rivolge ai giovani, dando la possibilità agli studenti di Istituto Modartech di lavorare in industria, ideare il nuovo, rispettando tempi e modi della produzione e ricevendo in cambio, una realizzazione fresca e dinamica in un connubio di tradizione e innovazione che è l’anima stessa del settore moda“. “Un’occasione – dichiara Alessandro Bertini, Direttore Istituto Modartech – che arriva al termine di un progetto didattico in cui abbiamo creduto molto. La Scuola vanta una rete di collaborazioni attive con aziende e partner nei principali distretti del Made in Italy, le esperienze a stretto contatto con i brand della moda fanno parte del nostro Dna”.