Martino Lurani Cernuschi: 29 anni, aristocratico eclettico, eccentrico, gentiluomo d’ altri tempi.
Appartiene ad una delle poche antichissime famiglie della nobiltà milanese. Nel suo albero genealogico, che si fa risalire direttamente al XIV Secolo figurano molte personalità legate alla Politica, alla Chiesa, all’ opera di Carità, alla guerra ma anche alla musica e alla tecnologia.
Un suo antenato, anche lui appassionato di musica ed in particolare all’organo a canne, era molto amico di Giuseppe Verdi, questi andava spesso a fargli visita nel suo palazzo di Milano per provare un organo che Lurani aveva fatto installare in un salone.
La storia in seguito gliene darà merito infatti era un grande appassionato di tecnologia ed il suo strumento musicale era il primo in tutta Italia ad avvalersi della trasmissione elettrica ed era circa il 1890. Nello stesso anno il bisnonno di Martino, nato nell’ anno dell’ Unità d’Italia, era tra le prime 100 persone in Italia a possedere un’ automobile ed è sicuramente da queste importanti ascendenze che trae il suo talento musicale e la sua cultura poliedrica.
Fin da piccolo nutre una smisurata passione per la musica, i suoi strumenti sono il pianoforte e l’organo a canne. Gia’ dai tempi delle scuole elementari inizia a mettere le mani sui più importanti organi di Milano e ad esibirsi nelle frequenti occasioni mondane che il suo ambiente famigliare gli propone.
Martino durante le sue vacanze alterna eventi mondani a momenti di grande riflessione e ricerca culturale; nelle giornate estive di luglio dalla sua casa di Santa Margherita Ligure prende la macchina e va alla ricerca, nei paesini dell’ entroterra, di antichi organi da scoprire e suonare.
A 15 anni è uno degli organisti della chiesa di Sant’ Angelo a Milano dove ha occasione di esibirsi sul mastodontico strumento a 4 tastiere e più di 4000 canne, a
17 svolge lo stesso ruolo nella Basilica di Sant’ Ambrogio dove rimane per qualche anno.
Successivamente viaggia spesso spingendosi fino agli Stati Uniti dove si esibisce in alcuni concerti a New York.
Tra le varie attività culturali di Martino vi è la valorizzazione del patrimonio monumentale privato Lombardo, infatti, fino a poco fa era, presidente della sezione giovani dell’ Associazione Dimore Storiche Italiane della Lombardia. In questi ultimi anni ha organizzato numerosi eventi tra cui i famosi “Cortili Aperti” dove alcune dimore della vecchia aristocrazia milanese sono state aperte al pubblico per un giorno.
Anche in tali occasioni il Martino si è esibito al pianoforte.
Oltre alla grande passione per la musica, Martino ha sempre amato la tecnologia antica ed in particolare gli orologi. Nel corso di 15 anni ha messo insieme una delle più grandi ed importanti collezioni italiane di meccanismi di orologi da campanile.
Nel suo Atelier/wunderkammer di Via Cappuccio a Milano ha creato un piccolo mondo di musica e orologeria dove i suoi ospiti rimangono meravigliati dall’ imponenza della sua collezione e le visite sono rigorosamente accompagnate dalle sue esecuzioni musicali.
Martino ha coronato recentemente un grande sogno, infatti ha recentemente acquisito un importante organo a canne della ditta Aeolian (unico esemplare in Italia ed ora in fase di restauro) che verrà installato nella villa di campagna di Casatenovo che i Conti Lurani Cernuschi possiedono dal 1587.
Il suo lavoro si dirama nell’ ambito della comunicazione gestisce una prestigiosa location per eventi nella zona di Porta Venezia: Spazio Anniluce in via Sirtori 32.
Non immaginatevi uno snob abituato a dare ordini infatti nella sua Location cura personalmente ed amorevolmente anche le piccole manutenzioni tecniche.
Oltre agli eventi di moda, design, beauty ecc.. talvolta Martino organizza delle serate in cui invita clienti ed amici offrendo cocktails e performance al pianoforte con un repertorio rigorosamente di sua creazione.
Il prossimo evento di questo tipo sarà sia lunedì 12 e martedì 13 marzo e tra gli invitati vi sarà una panoramica della vita professionale e mondana milanese.
Ci dice: “Ho un grande rimpianto: non aver frequentato il Conservatorio, ma credo che le qualità di una persona si misurino dal suo talento e non dagli attestati”.
Ci piace concludere con le sue parole: “La libertà e l’emancipazione si trovano solo con la curiosità e con la cultura…Non bisogna accettare una tendenza senza capirne il perchè”.
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