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I modelli dei colletti delle camicie: guida alla scelta

I modelli dei colletti delle camicie.

Il colletto della camicia, insieme al bordo dei polsini, è la parte più visibile della camicia, soprattutto in inverno quando indossiamo maglioni o giacche. Pertanto la scelta del giusto colletto è fondamentale, infatti sarà sul colletto che si focalizzerà lo sguardo del nostro interlocutore.
Primo passo sarà avere una camicia dalla misura corretta. Indossiamola e muoviamo il collo verso destra e sinistra. Le punte del colletto devono rimanere al loro posto. Indossiamo poi la giacca: il risvolto deve coprire in modo adeguato il bordo inferiore del colletto e le punte, all’altezza della nuca il collo deve essere in vista e mai coperto dall’abito. Inoltre una volta che il colletto è abbottonato tra questo ed il collo occorre che vi sia uno spazio tale da poter infilare il dito mignolo.
Il colletto della camicia classica deve formare un perfetto triangolo in cui inserire il nodo della cravatta. Un nodo grosso alla Windsor richiede ad esempio colletti a punte medio-allargate del tipo detto “alla francese”.
Esistono un certo numero di tipi di colletto ormai codificati e destinati a resistere ad ogni moda.

I colletti delle camicie


Collo Italiano
Detto anche a punte dritte (lo Straight-Point Collar) è ideale per occasioni formali e mondane. La distanza tra le punte del colletto è variabile. Questi colletti coprono parzialmente il nodo della cravatta. In tutti i tipi di colletto è importante calibrare le punte con i revers della giacca e con la larghezza della cravatta. Le misure classiche sono: revers larghi 9 cm, cravatta con larghezza massima di 8,5-9 cm e punte del colletto lunghe circa 7 cm. Attualmente prevale la tendenza ad aumentare le dimensioni: revers larghi 9,5-10 cm, cravatte 10-10,5 cm e punte del colletto lunghe 7,5-8 cm.


Colletto francese
Detto anche Cutaway Collar o colletto aperto. Una nota curiosa: in Francia invece viene chiamato “all’italiana”. Presenta una apertura molto larga, con punte che tendono a “fuggir via”, detto anche Windsor collar perchè reso celebre dal Duca che lo aveva ideato appositamente per il largo e triangolare nodo alla Windsor. In Italia è chiamato anche Scappino dal nome della ditta piemontese di cravatte che se ne fece promotrice. Indicato per chi desidera vestire formale, ideale per il doppio petto mai per giacche sportive o completi di tweed.


Colletto con i bottoncini
Detto anche Button-Down Collar. Fu lanciato dalla casa americana Brook Brothers che si ispirò ai giocatori di polo inglesi che utilizzavano tale accorgimento per evitare che le punte svolazzassero. È un modello morbido e informale, usato soprattutto da chi ama l’abbigliamento casual/sportivo. Ideale per le giacche di tweed, i completi di lana e per nodi di cravatta corposi.


Colletto ad apertura inglese
Detto anche English Spread Collar ha una foggia più aperta rispetto allo straight-point e forma un triangolo il cui angolo superiore ha un’apertura di circa 90 gradi. Reso famoso da Duca di Kent, oggi ne sono fautori il Principe Carlo e suo padre Filippo di Edimburgo.


Colletto a punte arrotondate
Detto anche Rounded o Club Collar reso popolare dal modo di vestire degli studenti universitari inglesi o americani durante gli anni ’20. Da evitare per chi ha viso rotondo e largo.


Colletto ad alette
Definito anche Diplomatico è caratterizzato da punte piegate verso l’esterno, indicato per occasioni molto eleganti dove l’uso di polsini con chiusura a gemelli è quasi d’obbligo.


Colletto alla coreana
Detto anche collo Mao, composto essenzialmente solo dal solino; usato in passato per tuniche e camicie da notte, poi per camicie adatte a smoking e frac, oggi invece per camicie di lino casual e sportive.

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