Serata particolare domani, dalle 21.00 (alle 18.00 su invito), nella cornice del museo Marini di Firenze. Il trio tutto femminile, composto da Sabina Meyer come voce, Letizia Renzini all’elettroacustica e Diana Fazzini con la Viola da gamba, mette in scena il progetto “Ninfa in lamento” che unisce il barocco alla contemporaneità attraverso le note di Monteverdi. Il progetto si svilupperà ulteriormente in uno spettacolo multimediale intitolato “Il ballo delle Ingrate”, ispirato al madrigale di genere rappresentativo del compositore che lavorò per la corte dei Gonzaga a Mantova e morì a Venezia nel 1643.
Nucleo perfomativo è il concerto con la proiezione di immagini che unisce al rigore dell’esecuzione il tocco contemporaneo della visione e dell’accompagnamento elettroacustico. Una modalità per ritrovare il senza tempo della rivoluzione musicale barocca con una dimensione contemporanea che uguale ambizione di essere fluida, volatile, anche se la nostra società appaia talvolta come il trionfo totale di un barocco ammaccato e perverso.
Un programma musicale che si compone come una passeggiata tra le musiche dell’opera dei grandi compositori, e compositrici, della fine del Rinascimento e del primo barocco.
Il filo conduttore è l’aria a voce sola in contrasto con la polifonia vocale cinquecentesca. L’esotericità cortese del madrigale fa spazio alla simbolismo più personale e viscerale del canto “solo” introdotto dall’opera di Claudio Monteverdi. L’io è messo al centro dell’universo, la parola diventa udibile in ogni sua sfumatura e il cantante è trasportato a sua volta dal potere delle strofe traghettando se stesso e il pubblico in un mondo di sguardi, caducità, estasi e sospiri. Un’occasione ghiotta per tutti gli appassionati di musica classica e “mixed media”.
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