Il blog del Marchese
Evidenza, Luxury

La scoperta dell’arte con Vacheron Constantin

Overseas Vacheron Constantin

L’arte scuote dall’anima la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni”. Come non dare ragione al grande Picasso! L’arte è un vero e proprio linguaggio, possiede la capacità di trasmettere emozioni e messaggi più di mille parole. Ma non esiste un unico linguaggio artistico e neppure un unico codice inequivocabile di interpretazione così come insegna la mia città: Firenze. Oggi vi porterò alla scoperta di alcuni luoghi particolari in una giornata di ottobre ancora carica di sole e tepore, ideale per indossare un look sportivo abbinato ad un segnatempo che richiama alla mente l’idea della semplicità e pulizia delle forme.

Si tratta dell’Overseas di Vacheron Constantin nella versione acciaio, con quadrante soleil blu, animato da lancette sfaccettate e dagli indici in oro luminescenti. Un modello dalla grande versatilità grazie ai tre cinturini intercambiabili: un bracciale in acciaio, un cinturino in caucciù e uno in pelle. Questo Overseas fornisce le funzioni essenziali di un solotempo: ore, minuti, secondi e data.

Il calibro 5100 è alloggiato all’interno di una cassa di 41 mm di diametro che può essere in acciaio o in oro rosa. Lo indossi davvero con estrema nonchalanche, abbina eleganza e look casual, complemento ideale per un outfit da viaggio o da sera.
La prima forma d’arte che viene in mente pensando a questa città è l’arte antica. Proprio in questi giorni Palazzo Corsini ospita la 30a edizione della Biennale Internazionale d’Antiquariato, con 3.000 opere esposte da 80 gallerie tra italiane e straniere, la più importante manifestazione dedicata all’arte antica in Italia.

L’allestimento vede un soffitto di vetro nel percorso centrale, mentre dalla terrazza si svela un effimero giardino pensile all’italiana dove bordure di bosso incorniciano le grandi lastre di cristallo che evocano, con i loro riflessi, un lungo bacino d’acqua. Proprio da qui si apre una magnifica terrazza da dove si può ammirare l’Arno ed i suoi ponti in tutta la magnificenza.

Una vera e propria esplosione di bellezza con capolavori come quelli di Pietro Paolini; i disegni inediti preparatori per un fregio della campana in bronzo della Basilica di San Pietro realizzati dalla bottega di Luigi Valadier; una collezione di disegni di Gustav Klimt; uno studio di nudo virile del Tintoretto; una statua cinquecentesca di Giovanni Angelo Del Maino raffigurante San Giovanni Evangelista; o la singolare seicentesca buca per le denunce segrete in marmo di Verona.


Esiste poi una forma di arte risultato dall’insieme e commistione tra l’opera dell’uomo e la natura: il paesaggio armonico ed ordinato di Firenze. Per ammirarlo sono andato in uno dei palazzi più antichi della città, oggi sede dell’Hotel Torre Guelfa. Si tratta del Palazzo Acciaiuoli, risalente al 1340, con la sua struttura architettonica medievale rimasta immutata nei secoli.

Si salgono 72 scalini di legno per arrivare fino alla torre. Giunti in cima l’impatto emotivo è di quelli sconvolgenti da Sindrome di Stendhal. Una vista a 360 gradi! Sembra di poter toccare i monumenti con un dito, è come essere dentro la storia: Palazzo Vecchio, il Duomo, le colline, i lungarni…Gli occhi non hanno riposo, sono pervasi da immagini di bellezza.


Se Firenze è una città famosa nel mondo per le sue collezioni di arte antica qualcosa sta cambiando e l’arte contemporanea pian piano sta mutando il volto di questa città. Le contaminazioni si trovano ovunque come quelle dell’artista svizzero Urs Fischer con l’opera “Big Clay” (la grande argilla) in Piazza della Signoria, una scultura d’alluminio di 12 metri che riproduce in dimensioni gigantesche un frammento di quella che per l’artista è la materia prima. Anche l’Overseas di Vacheron Constantin risponde a questa esigenza di contaminazione che pur vantando il Punzone di Ginevra, vuole mixare la tradizione, ed il sapere fare della Maison, con un design e caratteristiche accattivanti e sportive come l’impermeabilità fino a -150 metri, il fondello a vite trasparente.


Esiste un posto speciale sullo splendido lungarno Cellini, nel prestigioso quartiere di San Niccolò, al civico 3 una galleria di grande prestigio: la Tornabuoni Arte Contemporary Art. Inaugurata nel 2014 è un luogo che non ti aspetti di trovare a Firenze. Tornabuoni Arte nasce nel 1981 in via Tornabuoni, grazie alla passione per l’arte di Roberto Casamonti; passione ereditata dal padre collezionista di arte italiana del Novecento.

Gli spazi interni della galleria sorprendono per la loro architettura e luminosità, arte e design dialogano tra di loro come in un continuum ed interagiscono con le opere. I grandi artisti internazionali del XX secolo come J. M. Basquiat, Dubuffet, V. Kandinsky, J. Miró, P. Picasso, A. Warhol convivono insieme ai principali artisti storicizzati della realtà artistica italiana del primo e secondo Novecento come G. Balla, A. Boetti, A. Burri, G. De Chirico, L. Fontana, P. Manzoni, G. Morandi, A. Pomodoro.

La Tornabuoni Arte Contemporary Art durante l’anno organizza mostre personali di artisti emergenti insieme ad esposizioni a tema, focalizzando l’attenzione sull’avanguardia del secondo dopoguerra.
Si usa uno specchio di vetro per guardare il viso e si usano le opere d’arte per guardare la propria anima“.
(George Bernard Shaw)

credit photo Studio FDI

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