Abbiamo intervistato Paola Frani in occasione del press day & blogger day.
Che donna meravigliosa! Semplice, entusiasta, disponibile. Una vera artista che con tratti sapienti e sicuri ha ricreato il nostro outfit in pochi istanti. L’ammirazione per lei c’era già prima, ma dopo questa occasione la adoriamo senza riserve!
Eravamo quasi intimoriti da tanto talento, per quanto lei si sia comportata con assoluta semplicità. Paola (crediamo non si offenda se la chiamiamo per nome) è la dimostrazione vivente che quando si è grandi professionisti non c’è alcun bisogno di arie ed atteggiamenti, perché sono gli altri a riconoscere istintivamente la nostra grandezza.
Avevamo preparato delle domande per lei e con garbo gliele abbiamo poste: lei è così deliziosa che tutto si è trasformato quasi in un chiacchierata tra amici.
Sapevamo già molte cose di lei, la curiosità ci aveva portati ad esplorare la rete. Nel 1989 è stata nominata “Best New Designer” a Milano Vendemoda. Nel 1994 ha aperto il primo showroom a Milano. Nel 2000 è entrata nel mercato giapponese. Nel 2008 ha aperto flagship store a Pechino, a Riga in Lettonia e ad Atene. E così le abbiamo chiesto cosa può desiderare ancora una designer dopo 23 anni di successi e di crescita continua. La risposta è stata semplice e ci è piaciuta per questo: continuare così e vedere girare sempre più i suoi abiti per la strada.
Sapevamo anche che disegna abiti da quando ha tre anni e che alle elementari ambiva a preparare outfit per le sue compagne: le abbiamo chiesto se avesse quindi immaginato da sempre il suo futuro così come è oggi. Ci ha risposto che il vantaggio è stato sapere fin da piccola cosa volesse fare. Chiaramente, però, non aveva termini di paragone. Ma l’istinto e la passione l’hanno guidata e da quando è partita non si è più fermata, un po’ come Forrest Gump, ci ha detto.
La domanda successiva è giunta naturale: quali sono le fonti di ispirazione? Per formazione ed indole, ci ha risposto, sono l’arte, il cinema e l’architettura i suoi punti di riferimento preferiti e continui.
Ci ha detto poi che non avrebbe potuto fare nient’altro tanto ama questo lavoro e quando abbiamo parlato di sacrifici ci ha spiegato che lei non ha mai voluto rinunciare al fatto di abitare in provincia: quello che non le piace nella moda è infatti il concetto di lobby ed è voluta un po’ sfuggire a questa trappola con una scelta controcorrente.
Non siamo riusciti a trattenerci dal porre anche qualche domanda più civettuola. Avevamo voglia di sapere quale fosse la cosa che porta sempre in borsa e Paola ci ha parlato di un taccuino nero di carta sottile su cui prende appunti, fa disegni e schizzi e segna indirizzi. E poi abbiamo voluto sapere se capiti mai anche a lei di uscire di casa non al massimo della forma augurandosi di non incontrare nessuno (come capita a tutti i comuni mortali) e Paola ci ha fatto un discorso molto bello sulla sicurezza di sé che si conquista col tempo. Non sono più cose che le diano preoccupazione, ci ha detto.
Naturalmente una grande persona si circonda di grandi collaboratori: l’atmosfera respirata era stimolante, frizzante, gioiosa ed abbiamo conosciuto tante persone che compongono quest’azienda e questa realtà. Non vogliamo far torto a nessuno citandone alcune: Daniela Pagliarani del Marketing Service; Eleonora Poggioli, assistente di Paola e designer a sua volta per la linea PF Paola Frani; Marina Felice e Deborah Pata dell’Ufficio Stampa; Massimiliano Brusaporci, Addetto CAD ed Avanzamento Collezioni. Vorremmo sottolineare l’estrema cortesia e la grande educazione di ogni singola persona presente, doti importanti e tutt’altro che scontate!
L’ultimo interessante confronto della giornata è stato quello avuto con i vertici aziendali, rappresentati da Davide Fusaroli, Amministratore Delegato, e da Silvano Bettini, recente new entry in azienda, persona piena di idee e di iniziative. Davide e Silvano hanno iniziato la nostra chiacchierata esprimendo un concetto che ci è piaciuto molto: il campo d’azione del brand è il mondo. Non ci devono essere più limiti e barriere, né geografici né mentali: il mercato è globale e qui lo sanno bene.
Abbiamo parlato di condivisione, di nuove e future iniziative coi blogger, di un’idea rivoluzionaria che frulla in mente a Silvano e che ha a che fare con le sfilate (non ne possiamo parlare, manteniamo il segreto!), del made in Italy e dell’immaginario che rappresenta. Davide ci ha raccontato di essere appena tornato dalla Cina e di aver avuto la richiesta di una qualità italiana a prezzi equi. Ci hanno poi raccontato anche come sia nata l’idea di… ballare tutti insieme, così come abbiamo fatto in questa giornata. Avete mai sentito parlare di un certo Matt Harding? Beh, vogliamo incuriosirvi e stimolarvi, digitate questo nome nella stringa di Google e vi si aprirà un mondo! Da Wikipedia a YouTube per arrivare al sito “Where The Hell Is Matt?”…
Ammiriamo tutte le persone che compongono la realtà Paola Frani: hanno davanti a loro sfide decisive ed importanti e non ne sembrano intimoriti ma piuttosto affascinati. Pensiamo che se esiste un’azienda che possa farcela nel nuovo scenario del mercato globale sia proprio questa. Hanno capito il cambiamento, vogliono cavalcarlo e non si tirano indietro. Vogliono danzare con tutti noi, proprio come fa Matt Harding!
Milano, Emanuela Pirrè
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