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Guida ai tessuti per gli abiti maschili

Tessuti per abiti maschili
Tessuti per abiti maschili

I tessuti per gli abiti maschili

Per ogni tessuto una stagione, un contesto, un capo di abbigliamento. Una breve guida, non esaustiva, dei tessuti più utilizzati per gli abiti maschili.


Glen Check o Plaid
Chiamato in Italia impropriamente anche Principe di Galles, che invece ne rappresenta una variante dove all’incrocio dei motivi che creano i quadri ne aggiunge un altro colorato di maggiori dimensioni, solitamente di colore rosso su sfondo banco e nero.
Si utilizza in inverno ed  in estate poichè si presta a tante declinazioni sia in termini di peso, tipologia di tessuto, di combinazioni di colori e quadri. Un tessuto non formale adatto anche a giacche doppiopetto ma in versioni sobrie.


Cheviot
Tessuto di lana elastico di peso medio e dall’aspetto luminoso grazie all’armatura a saia che forma il suo caratteristico disegno a spina di pesce. Prodotto da filati cardati o pettinati medio-fini a torcitura singola o doppia, viene utilizzato per la realizzazione di completi da uomo e giacche leggere. Il nome deriva dalla pecora Cheviot, dalla quale viene procurata la lana.


L’Harris Tweed
Tessuto cardato, ruvido, dai colori caldi con effetto mélange. Deve il suo nome al fatto che viene prodotto nell’arcipelago scozzese delle Ebredi Esterne, di cui Harris è l’isola maggiore. Si tratta di un tessuto che nonostante il suo peso data la sua armatura aerata può essere utilizzato fino alla primavera. Diffuso nel classico disegno a spina di pesce e nei colori autunnali in tinta unita.


Il pied-de-poule
Un disegno che si presta a qualsiasi tipo di tessuto, può essere adatto ad occasioni formali o informali in base al tessuto e colore utilizzato.


La flanella cardata e pettinata
La flanelle cardate sono più pesanti, più morbide ed con un tono informale rispetto alle flanelle pettinate. E’ un tessuto elegante da utilizzare evidentemente solo per l’autunno inverno. Adatto per abiti, cappotti e pantaloni. Il suo difetto è quello di consumarsi con grande facilità.
Quando nella flanella viene utilizzata la lana merino, che risulta essere più fine di quella ordinaria, avremo un tessuto elegante denominato Saxony (esiste anche il Saxony Tweed che è un tweed tessuto con lane merino)
Gambardina
Tessuto sottile, spesso e pesante di lana caratterizzato da una costolatura diagonale distintiva con armatura a saia. Viene intessuto utilizzando filati pettinati a titolatura sottile e viene usato per realizzare completi di peso leggero.


La grisaglia
Così denominata per il suo colore nei toni del grigio, si ottiene dall’alternanza di fili chiari e scuri che generano un motivo a scaletta. Ideale per giacca monopetto o doppiopetto.


Gessato
Motivo utilizzato di frequente su tessuti di lana. E‘ composto da un minimo di quattro strisce verticali, discontinue, fini e color bianco gesso in ripetizioni su uno sfondo liscio o su un fine tessuto pettinato tipico delle rifiniture di flanella. Viene utilizzato nei tessuti che servono per realizzare completi.
Punta spillo
Disegno di natura formale utilizzato nelle tonalità del grigio e del blu.


Panno Casentino
Tessuto di lana caratterizzato da riccioli che ne cospargono la superficie. Originario della zona del Casentino nell’alta valle dell’Arno. Adatto per cappotti, soprabiti. Il colore originario è arancione con interni verdi.


Hopsack
Tessuto aerato in virtù della particolare armatura a maglia molto larga.


Solaro
Tessuto che si presenta sul dritto con colore beige verdastro con sfumature lievemente cangianti di rosso. Sul rovescio è color rosso mattone. Utilizzato in ambienti militari grazie alle proprietà rifrangenti dei raggi solari del colore rosso. Particolarmente amato dall’Avv. Agnelli.


Occhio di pernice
Tessuto che si caratterizza per i “pallini” più chiari rispetto al fondo che vengono creati dall’alternanza a due a due di fili chiari e scuri. Il colore più utilizzato è il grigio ma non manca il blu in toni chiari. Adatto per abiti da lavoro, abiti monopetto in tre pezzi, doppiopetto, ma mai come spezzato.
Lino
Tessuto antico con pregio-difetto di stropicciarsi e spiegazzarsi in modo evidente conferendo a chi lo indossa un’aria “apparentemente” trasandata.

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