Ci sono luoghi per le vacanze considerati vip perché da sempre frequentati da personaggi del mondo dell’industria, dello spettacolo, dello sport, e da tutta una categoria che fa forza sul denaro e sulla notorietà acquisita, in alcuni casi, non si sa per quale merito e vanto.
Specie la Tv ed in particolar modo alcuni programmi, che chiamarli trash è solo un complimento, hanno creato dei “mostri” che si aggirano, indisturbati e retribuiti, come star di Hollywood per le discoteche e locali più in voga della nostra Italia.
Forte Dei Marmi e Porto Cervo sono alcune delle mete più gettonate e frequentate dalla categoria esposta. Non nascondo il fascino di questi posti, ma sicuramente col tempo hanno perso quell’allure che le aveva rese celebri e speciali. La saga di “sapore di mare” ci lascia un ricordo davvero indelebile delle mitiche vacanze al Forte. Come non amarlo!
Trascorri delle serate all’insegna del puro divertimento con una vasta scelta di locali. Ma se cerchi una vacanza fatta di mare hai sbagliato posto! Il mare c’è, ma un mare non azzurro ma dai colori differenti rispetto a quell’azzurro che fin da piccolo ti hanno insegnato ad utilizzare quando dovevi fare un disegno post vacanza. Il centro del Forte è pieno di negozi e boutique di importanti brand, che puoi trovare ovunque da Milano a New York. Le grandi società del lusso hanno ormai colonizzato il centro della cittadina balneare rendendola simile a tante altre. Indiscussa la movida serale nei famosi locali che hanno fatto storia da La Capannina a il Twiga…..ma forse il fascino della “dolce vita” è terminato…più i locali sono “famosi” più sono ambiti da personaggi poco interessanti sotto diversi profili. Poi io sono sempre dell’avviso che il divertimento non lo fa il locale alla page ma la compagnia, quindi puoi trovarti anche nel posto più miserrimo ma se ci vai con le persone giuste…il gioco è fatto.
Ci sono posti meno famosi per essere vippaioli ma che hanno conservato un fascino che a buon titolo possono definirsi ancora posti per vacanze chic.
Tropea ne è un esempio. Un paese della provincia di Vibo Valentia in Calabria. Se arrivi dal mare ti trovi davanti una cittadina arroccata che dall’alto domina da secoli quell’immenso spazio dove cielo e mare si confondono e non riesci a discernere il confine dell’uno e dell’altro.
Se arrivi in macchina la città si fa scoprire piano piano, inizi a scorgere i tetti degli palazzi antichi e una lingua d’acqua azzurra.
Eccoci giunti a Tropea, aggirati per il centro e che lo spettacolo abbia inizio. Il tempo qui sembra essersi fermato. Non trovi le boutique super griffe ma dei piccoli negozi, una sorta di emporio del passato, quelli dei film in bianco e nero di Totò. Puzzano di storia quando ci entri, sembrano dei bazar di Marrakesh…puoi trovarci di tutto dalla mitica cipolla rossa alla lampadina.
Nulla è cambiato da quando arrivarono in visita icone di stile indiscusso come Jackie Onassis.
Al Forte ci sono i russi, quelli della nuova generazione che “hanno fatto i soldi”, a Tropea, da marzo a Novembre, trovi solo tedeschi, i grandi viaggiatori del Tour dell’800’. Forse anche questo dato la dice lunga. Il Sunday Times la posizionò al 20° posto come spiaggia più bella d’Europa!
Cammini per il centro storico, per le sue viuzze ed a ogni angolo ti scontri con la storia, le pietre ti parlano. Succede anche a me di provare la stessa sensazione ogni volta che ci ritorno, mi sembra di scoprire qualcosa che non avevo visto prima e mi sento come un novello Goethe o Stendhal e mi lascio estasiare da una strana forma di magnificenza artistica dove l’incuria, e qualche volta il degrado, non stonano ma sembrano parti di una storia inscindibile fatta di miseria e nobiltà, un po come la stessa emozione che mi da Napoli.
A pensarci bene siamo sempre in un luogo che un tempo era parte integrante di un regno, il più grande reame dell’Europa ottocentesca.
Antichi e maestosi palazzi ti raccontano che questa è una città di grande nobiltà, di quella vera fondata sulla terra, non ci sono le ville degli arricchiti moderni.
Forse i proprietari non abitano più in questi antichi manieri, ma nulla è cambiato. Gli stemmi e le maschere apotropaiche ci rimandano ad un’altra storia ancora più antica, ti ricordi che qui c’è stata la magna grecia, (addirittura Ercole si annovera tra i suoi fondatori) prima ancora gli enotri e gli itali, poi gli angioini, gli aragonesi, gli spagnoli, i francesi, gli inglesi.
Proseguiamo la nostra passeggiata ed ecco Piazza Ercole con il suo maestoso settecentesco palazzo un tempo Sedile dei Nobili, da dove si reggeva il governo di questo luogo.
Giri e rigiri e ti imbatti in piccole piazzette, nel maestoso duomo normanno, nelle chiese, continui a camminare per una strada che alla fine ti conduce sempre verso un belvedere da dove scorgi lui, il protagonista indiscusso della scelta di questa tua vacanza: il mare.
Anche la luce è diversa; sembra quasi rispettosa del passato, accarezza i muri e vi si adagia. Da lontano allo spettatore svela solo una piccola parte lasciando in ombra un tutto si lascia scoprire solo se ti avvicini.
Passeggi tranquillamente sul corso Vittorio Emanuele, ti siedi per un ottimo gelato o per degustare quel tanto declamato tartufo di Pizzo Calabro; continui il tuo percorso ed arrivi fino in fondo al coso e ti affacci da quella balconata di ferro.
Da li osservi quel mare che anche di notte brilla come il manto azzurro di una Madonna del 700’, ti giri a sinistra e vedi un promontorio che sbuca dall’acqua con il santuario di S. Maria dell’Isola, ti volti a destra e lo sguardo si perde verso le spiagge dalla sabbia bianca e lo scoglio di S. Leonardo.
Chiudi gli occhi e in quell’istante sei consapevole di aver goduto di un attimo di paradiso e chissà che per questa magnificenza non ci sia lo zampino di qualcuno che lassù ci osserva benigno e paterno.
Buona vacanza da Tropea.
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