Il film del grande documentarista russo Victor Kossakovsky, Vivan las Antipodas!, è il secondo film della serata d’apertura (Fuori Concorso).
Sarà proiettato in prima mondiale in Sala Grande (Palazzo del Cinema) mercoledì 31 agosto alle ore 22 per il pubblico e tutti gli accreditati della Mostra. Il film è scritto e diretto da Victor Kossakovsky, prodotto da Heino Deckert, coprodotto da Leontine Petit, Joost de Vries, Marleen Slot, Gema Juarez Allen, Juan Manuel Egaña. Gli assistenti alla regia sono Saskia Heyden e Derek Howard. Le musiche sono di Alexander Popov, il suono di Michel Schöpping.
Kossakovsky affronta un argomento inusuale come quello degli “antipodi”, e per questo documentario ci porta in un singolarissimo viaggio intorno al mondo: nei pochi posti del globo situati esattamente uno all’opposto dell’altro: Argentina-Cina, Cile-Russia, Hawaii-Botswana, Nuova Zelanda-Spagna. I personaggi sono: un pescatore solitario in un villaggio argentino e di una donna che vende pesce in una rumorosa strada di Shangai, di un guardiano del faro cileno a Capo Horn e di un ufficiale di bordo sul lago Baikal. Storie antitetiche ma simili allo stesso tempo.
Un giorno viaggiando in Argentina, ha dichiarato Victor Kossakovsky, vidi un uomo che pescava da un piccolo ponte in un piccolo villaggio. Nella luce del tramonto, quel posto così semplice mi è sembrato il più meraviglioso al mondo. Ho pensato: cosa accadrebbe se tirassi ben più in fondo quel filo della canna da pesca, attraverso il centro della terra? Cosa avrei visto esattamente dall’altra parte? Ho controllato, e avrei trovato una delle città più popolate, movimentate e rumorose del pianeta, Shanghai. Poi ho imparato che da quando la maggior parte del pianeta è ricoperta dall’acqua, esistono solo poche terre abitate che hanno agli antipodi altre terre. Ad esempio, in tutta l’Europa solo la Spagna ha un paese agli antipodi, la Nuova Zelanda. Gli Stati Uniti hanno solo uno stato, le Hawaii, che ha agli antipodi il Botswana, a sua volta l’unico paese africano ad avere una terra agli antipodi. Abbiamo inoltre filmato nella coppia di luoghi secondo me più belli e cinegenici, il Lago Baikal e Capo Horn. Qualche volta accade che hai una buona idea per un film ma poi, quando davvero la realizzi, capisci che l’idea era migliore della realtà. In Vivan las Antipodas! accade invece che gli opposti coesistano. L’idea era buona, ma cosa realmente ho trovato è qualcosa di incredibile e sorprendente”.
Kossakovsky è uno dei cineasti russi più conosciuti e apprezzati, ed è uno dei maggiori documentaristi al mondo. Realizza documentari dal 1989 e ha ricevuto più di 100 premi in festival nazionali e internazionali. Inoltre, retrospettive del suo lavoro sono state presentate nei più prestigiosi centri culturali, fra cui il MOMA a New York e il Centro Pompidou a Parigi.
La notorietà arriva nel 1992 col suo documentario Belovy (60’), che descrive la vita di un contadino russo e di suo fratello. Il film ha vinto il Premio Ioris Ivens all’IDFA, ed è stato giudicato dai critici olandesi uno dei migliori documentari del ventesimo secolo.
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