Sicuramente emozionante e di grande spessore è stata la visita all’installazione realizzata dal Polimoda dal titolo “The Bridge: Connecting Fashion, Education & The City”.
Una costruzione di un ponte tra passato e futuro (della Moda) tra due posizioni e due istituzioni, il punto di partenza per un dibattito che procede per errore e decostruzione del passato per ideare il ponte per il futuro.
Un muro obliquo di 30 metri taglia lo spazio in modo fisico e temporale: da un lato il passato con un’installazione di abiti storici realizzati dagli studenti Polimoda, dall’altro lato (del muro) è un gruppo di abiti sperimentali, che guardano allo stile del futuro.
Sul muro da una parte sono inserite una serie di foto, tre scatti di Ruggero Lupo Mengoni, ripetuti come un modulo geometrico e protette da fogli di plastica, un’allusione a un ponte ancora in costruzione.
Dall’altra parte del muro il manifesto di Danilo Venturi, autore del libro “Luxury Hackers”. L’installazione di Polimoda è uno “statement” che vuole stimolare una riflessione su come sta cambiando la Moda, il legame con le città e di conseguenza l’istruzione.